Il Ministro Fioroni ha scritto una lettera ai docenti del primo ciclo e alle dirigenze amministrative e scolastiche del Ministero della pubblica istruzione.Lo scopo è quello di stabilire un contatto diretto con le scuole e costruire un rapporto di fiducia personale fra queste e il ministro.

Ai docenti il Ministro elenca i cambiamenti apportati nella scuola in questi mesi; annuncia l’intenzione di cambiamenti, fra i quali la revisione delle Indicazioni Nazionali, operando in modo selettivo e senza stravolgere tutto; indica la necessità di aprire una dialettica democratica con la scuola e fra questa e il mondo della ricerca scientifica; annuncia la formazione di una Commissione per la revisione delle Indicazioni Nazionali.
Il Ministro si sofferma poi su alcune linee portanti del suo impegno istituzionale: l’idea di “persona” come principio fondante, il valore del patrimonio storico da conservare, la necessità di attrezzare i giovani per il futuro, e di favorire in essi lo sviluppo della personalità.

Conclude con una disamina delle problematiche che premono sul lavoro dei docenti e con una paterna esortazione a valorizzare il loro grande patrimonio di professionalità.

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Riforma Moroni l’ha chiamata qualcuno mettendo insieme i cognomi Moratti e Fioroni. Si tratta dei provvedimenti, un decreto e un disegno di legge, che dovrebbero intervenire su più aspetti del sistema scolastico italiano mettendo in atto i propositi espressi da Fioroni a Caserta.

La novità più gradita è sicuramente il fatto che gli istituti professionali resteranno statali e che gli istituti tecnici non saranno licealizzati, anzi probabilmente i due istituti in futuro si assomiglieranno ancora di più. Ma per il resto permangono equivoci e problemi già sollevati dalle leggi Moratti.

Rimane il secondo canale dell’istruzione e formazione professionale, anzi questo sarà ricompreso nei costituendi poli tecnico-professionali insieme a ITI, IPSIA e IFTS.

Si insiste anche sul tema dell’assimilazione delle scuole alle fondazioni ai fini della detassazione delle donazioni (a loro volta finalizzate, si precisa, alle infrastrutture). E tuttavia le tasse non pagate dai donatori le pagheranno le scuole attraverso una riduzione dell’investimento pubblico  corrispondente ai minori introiti fiscali preventivati.

Infine, anche se si precisa che i donatori non potranno entrare negli organi di gestione, nel disegno di legge si preannuncia una riforma dei consigli di istituto che vedranno l’ingresso anche di aziende e autonomie locali.

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Dal 2001 al 2006 i bilanci delle scuole hanno perso oltre 600 milioni di euro di finanziamenti per stipendi, spese di funzionamento, mancato rimborso per la Tarsu, L. 440/92, spese per l’integrazioni degli alunni diversamente abili, ecc. In termini percentuali significa un impoverimento delle risorse di oltre il 50%.

I debiti delle scuole ammontano a circa 300milioni di euro. Per il 2007 ciascuna scuola potrà disporre di un fondo pari in media a circa 230 mila euro con cui pagare tutto.
Ci vuole ben altro che dei generosi finanziatori privati.

Queste le richieste della FLC Cgil:

• finanziamento straordinario di 600 milioni di euro per ripianare i debiti accumulati dalle scuole negli ultimi cinque anni;
• eliminazione del tetto di spesa per le supplenze brevi;
• inserimento degli stipendi dei supplenti temporanei con contratto superiore a due mesi tra le spese fisse obbligatorie a carico del Tesoro;
• accordo con la conferenza Stato Regioni per risolvere il problema del pagamento della Tarsu;
• un sistema meno farraginoso e più celere di accreditamento dei fondi alle scuole.

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La circolare ministeriale (n. 14 del 31 gennaio 2007) riguarda “le domande di iscrizione eccedenti le disponibilità dei posti”: in sostanza si tratta del fenomeno delle doppie iscrizioni. Certo, la preoccupazione principale della CM è l’effetto che tali iscrizioni possono avere sull’organico. In ogni caso è un fenomeno da tenere sotto controllo, valutandone anche le cause.

Nelle scuole dell’infanzia, ad esempio, c’è problema delle liste d’attesa dovuto all’insufficienza dell’offerta sul territorio, a queste si aggiunge la complessità di regolamentare le domande sulla base di un criterio di priorità che vede al primo posto le iscrizioni degli alunni che compiono 3 anni entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento, al secondo posto le iscrizioni degli alunni che compiono 3 anni entro il mese di gennaio successivo, al terzo posto le iscrizioni degli alunni anticipatari che compiono 3 anni di età entro il 28 febbraio successivo.

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Un’ennesima “rivoluzione” nelle graduatorie dei docenti l’ha provocata la sentenza della Corte Costituzionale che annulla il doppio punteggio alle cattedre di montagna. Una rivoluzione peraltro annunciata, visto le polemiche degli ultimi 4 anni.

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In occasione del 27 gennaio la Casa editrice Valore Scuola ha proposto due importanti prodotti editoriali.

Un numero monografico di VS La Rivista dal titolo "27 gennaio Giorno della Memoria: il valore della testimonianza, l’etica della responsabilità". Una riflessione a tutto campo sulla tragedia dell’Europa e sul dovere di non cancellarne il ricordo. Con interventi, interviste e anche un progetto didattico.

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Come abbiamo avuto modo di precisare nel primo numero, le newsletter della FLC Cgil si sono arricchite di una edizione interamente dedicata ai lavoratori precari della conoscenza, decine e decine di migliaia di persone destinatarie di un rapporto di lavoro ad oggi con scarse o nulle prospettive.

Il titolo della testata “MAI PIÙ PRECARI!” è lo stesso della campagna nazionale che abbiamo lanciato dopo il riuscitissimo Convegno di Napoli del maggio scorso. Più che un titolo per noi è un imperativo politico.

I primi numeri sono stati inviati a tutti gli oltre 45.000 nominativi registrati alle nostre newsletter. Le spedizioni proseguono ora a quanti ne hanno fatto specifica richiesta. Chi vorrà ricevere “MAI PIÙ PRECARI!” dovrà dunque iscriversi tramite la pagina di registrazione sul nostro sito.

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MOBILITÀ. ATTENZIONE, SIAMO AGLI SGOCCIOLI!

IL 3 FEBBRAIO SCADE IL TERMINE PER PRESENTARE LE
DOMANDE DI TRASFERIMENTO E DI PASSAGGIO DI CATTEDRA E DI RUOLO.

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