E’
iniziato un nuovo anno ma i problemi per la ricerca pubblica nel
nostro paese ci sono tutti.
Sono
problemi di personale: le assunzioni continuano ad essere bloccate
e i precari aumentano, così come l’età media del personale di
ruolo, soprattutto tecnico e ricercatore. La possibilità di
programmare in modo effettivo l’attività di ricerca è
vanificata dalla presenza di tanta parte di personale che non ha
una stabilità nel tempo, o perché ben presto andrà in pensione
o perché come precario, delle più diverse tipologie, non ha
alcuna certezza del suo futuro.
Sono
problemi di risorse economiche: tutto è considerato più
importante della ricerca pubblica ed a tutti i settori si
destinano, in clima pre elettorale, un po’ di risorse
aggiuntive, tranne agli enti pubblici di ricerca.
Ma
sono anche problemi di organizzazione, funzionamento e governo
degli enti, sempre più stretti nella burocrazia, nel controllo
gerarchico e sempre meno dotati di autonomia.
Il
nostro impegno come FLC sarà proprio rivolto a modificare e far
modificare queste situazioni, in ogni ente, insieme con tutti i
lavoratori, di qualunque professionalità, secondo le diverse
specificità dei settori, ma con l’obiettivo che l’Italia
abbia sempre più bisogno di un sistema di ricerca pubblico di
alto livello qualitativo per lo sviluppo globale, cioè culturale,
sociale ed economico del paese.
Più
saremo a lavorare per questo obiettivo più riusciremo a
convincere la politica che non si può più attendere.
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