Conoscenza News ::::: la newsletter della FLC CGIL
Direttore responsabile Ermanno Detti
Periodico telematico a cura della FLC Cgil  
Via L. Serra 31, 00153 Roma - 06 585480 - fax 06 58548434

Anno I n. 3 del 24 settembre 2005
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Una newsletter tutta nuova e tanta informazione in più

Una newsletter tutta nuova e tanta informazione in più.

Più informazione e più mirata. Questo è l'obiettivo della Flc Cgil. Un sindacato che unisce l'insieme del mondo dell'istruzione, della formazione, della ricerca all'insegna del diritto allo studio e alla conoscenza, e della libertà di ricerca. Una strategia comune, una missione comune, ma tanti settori con problematiche molto specifiche e tante professionalità diverse. E' a queste diversità e specificità che il sindacato vuole parlare. In una parola a tutti di voi dei vostri (e nostri) problemi.

Questa newsletter, rinnovata, nella veste grafica sarà quindicinale, salvo esigenze di informazione puntuale richiedessero un'uscita speciale. La newsletter ha diverse edizioni, questa è della ricerca, e sarà inviata al personale degli enti di ricerca. Altre due edizioni riguardano l'università e la scuola. Ma non è tutto siamo lavorando affinché anche l'Afam, la formazione professionale, la scuola privata abbiano delle newsletter periodiche a loro dedicate. Ma non è tutto. Mensilmente uscirà l'edizione dedicata ai problemi internazionali e non mancheranno i monografici. Ma non è tutto. Stiamo lavorando per essere in grado di inviare informazioni anche a ambiti specifici di lavoro, i docenti di scuola media o i tecnici delle università, tanto per fare un esempio. Per questo sarà importante avere degli indirizzari più selezionati. Presto troverete sul sito le istruzioni per l'iscrizione alle diverse newsletter. Avremo bisogno del vostro aiuto per informarvi di più, meglio e più in fretta.

Uno strumento per sapere in tempo reale tutto quello che accade nei nostri settori resta il sito www.flcgil.it, un importante portale del vasto mondo della conoscenza.

Per chi all'informazione volesse aggiungere qualcosa in più c'è il quindicinale VS La rivista e tutte le offerte editoriali della casa editrice Valore Scuola. Anche sulla produzione cartacea ci saranno delle novità sulle quali vi informeremo prossimamente.

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L'informazione nel settore della ricerca

Con l'uscita di questo nuovo strumento di informazione e con la scelta di aumentare il numero di notizie sul sito della FLC si intende contribuire al superamento della storica frammentazione che esiste tra i diversi enti se non addirittura tra le diverse sedi dello stesso ente. Una maggiore conoscenza reciproca e l'individuazione di problematiche e situazioni simili, al di là delle differenze tra i diversi enti o settori di ricerca, sono anche una condizione necessaria per poter incidere di più nella società, per avere un peso maggiore nelle scelte politiche e perché il nostro sindacato possa operare meglio per l'interesse dei lavoratori della ricerca e per il buon funzionamento degli enti tutti.

Il congresso della CGIL verso cui stiamo camminando vede il tema dei saperi affiancato a lavoro, diritti e libertà come condizioni indispensabili per riprogettare il paese. Nel documento congressuale confederale il ruolo della ricerca è posto in una posizione centrale e da tale ruolo discendono tante conseguenze che ci riguardano tutti e su cui discuteremo nell'immediato futuro nelle diverse assemblee.

Per tutti questi motivi chiediamo che questo strumento, che speriamo migliori con il tempo,  si arricchisca sempre di più con il contributo di tutti e circoli nei posti di lavoro.

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Riunione dell'organismo non congressuale della ricerca

Il 22 settembre si è riunito l'organismo non congressuale del comparto ricerca  per discutere e valutare le trattative in corso per il rinnovo del contratto.

Dopo la relazione di Marco Broccati si è svolta un'ampia discussione  in cui si è ribadito che la piattaforma della Cgil è il testo a cui ci si attiene nelle trattative e che al tavolo si chiede di procedere in tempi rapidi non solo alle modifiche ordinamentali, che stanno riguardando soprattutto l'art. 64, ma anche su quelle che per noi sono priorità ossia le relazioni sindacali ed il precariato su cui è necessario porre dei vincoli per conoscere la reale situazione negli Enti e consentire quindi la loro tutela.

Per ottenere una maggiore pressione sul Comitato di Settore che è responsabile delle difficoltà in cui è la trattativa si è deciso di indire iniziative dovunque ed in qualsiasi momento pubblico organizzato dall'ente (convegni scientifici, incontri con i ministri, consigli d'amministrazione ecc.)

Lunedì 26 ci sarà un incontro all'Aran per proseguire la trattativa, quando sarà meglio delineata la situazione sarà riconvocato l'organismo.

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All'APAT il Ministro detta legge ma i lavoratori non sono d'accordo

L'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i Servizi Tecnici (APAT), istituita oltre cinque anni or sono, ancora oggi è ben lontana dall'essere un'entità omogenea.

Politiche ambientali del Governo del tutto inadeguate unite ad incapacità della Direzione APAT di proporre una seria strategia programmatica, di perseguire la omogeneità contrattuale di tutto il personale nell'ambito del "comparto ricerca" e, soprattutto, di rivendicare qualsiasi forma di autonomia dal Ministero dell'Ambiente  sono le principali cause della condizione di precarietà in cui è stata ridotta l'APAT.

Il Ministro cerca di imporre un'organizzazione volta a ridurre l'ente un semplice braccio operativo delle politiche governative, riducendo il peso ed il ruolo della ricerca e dell'impegno tecnologico.

I lavoratori non possono accettare questa imposizione e il Ministro si impegna con le OOSS a rivedere la sua direttiva ed a bloccare la sua applicazione.

Ma la direzione dell'APAT vuole andare avanti creando anche posizioni dirigenziali sovraordinate ai ricercatori e tecnologi. In questo modo sarebbe definitivamente cancellato ogni livello di autonomia di tale personale, violando sia il contratto di lavoro che le linee generali ribadite, ad esempio, dalla stessa Corte dei Conti nelle relazioni sugli enti pubblici di ricerca.

Siamo in attesa di un ulteriore incontro con il Ministro a cui porremo ancora una volta il problema dell'inquadramento del personale degli ex Servizi Tecnici nel contratto della ricerca.

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Il neo Commissario dell'ENEA incontra i sindacati 

Venerdì 16 settembre, nel pomeriggio, presso il centro ENEA di Frascati ha avuto luogo un incontro tra il prof. Paganetto, Commissario dell'ENEA ed il direttore generale facente funzione, ing. Lelli, e le rappresentanze locali di CGIL, CISL e UIL.

I temi proposti al prof. Paganetto dalla delegazione CGIL sono stati: il rilancio dell'ente, la situazione dei precari e la emissione dell'atto di indirizzo per l'avvio del rinnovo del contratto di lavoro.

Le risposte del prof. Paganetto sono state:

1)    benché al lavoro da solo quattro settimane, ha potuto constatare le grandi potenzialità dell'ENEA, che fanno ben sperare per il futuro dell'ente;

2)    malgrado gli sforzi, ci si muove in un contesto di grande difficoltà economica, che rende difficile qualsiasi azione di rilancio. Su questo punto, egli reputa vitale il reperimento di fondi su progetti finanziati da programmi nazionali;

3)    è intenzione dell'ENEA andare al di là delle due deroghe concesse per le assunzioni a tempo indeterminato (su questo punto ha parlato di richieste per 54 assunzioni), ma esiste una priorità temporale data dai contratti a TD in scadenza e dal relativo reperimento dei fondi per il loro rinnovo;

4)    l'atto di indirizzo sarà emanato entro breve termine, e dovrebbe contenere "chiare indicazioni sulla futura collocazione dell'ENEA".

Su tutte queste questioni la CGIL ha ribadito la propria posizione. In particolare sulla necessità di un vero e immediato rilancio dell'ente come ente di ricerca, sulla necessità di risolvere la situazione dei precari e sull'urgenza di esprimersi sul contratto di lavoro nella direzione di una chiara transizione verso il comparto ricerca che valorizzi le professionalità di tutti i lavoratori dell'ente.

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Sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori dell'ISTAT

Alta l'adesione allo sciopero di martedì 20 settembre, proclamato per protestare contro l'esternalizzazione della rete di rilevazione dell'indagine delle Forze di Lavoro e contro i processi di precarizzazione del personale che investe in misura sempre maggiore l'ISTAT e gli Enti pubblici di Ricerca. I lavoratori hanno manifestato inoltre per difendere il ruolo della statistica pubblica e per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro degli Enti pubblici di Ricerca, scaduto ormai da quasi 4 anni.

La giornata di lotta ha avuto inizio alle 9 del mattino con un presidio davanti alla sede di via Balbo con  circa 300 persone. Numerosa la delegazione dei rilevatori della rete, giunti da tutta Italia. 

La manifestazione è poi proseguita a Palazzo Vidoni, sede del Ministero della Funzione Pubblica, dove è stata ricevuta una delegazione di lavoratori. Nel corso dell'incontro non sono emerse particolari novità, saranno necessarie pertanto ulteriori forme di mobilitazione.

Ribadiamo la nostra richiesta di sospendere la gara in atto e di prorogare gli attuali contratti dei rilevatori per almeno un altro anno, al fine di mantenere all'ISTAT la gestione della rete e di avviare un tavolo di confronto per individuare soluzioni contrattuali possibili.

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In attesa delle deroghe al blocco delle assunzioni

E' stato pubblicato il 22 settembre sulla Gazzetta Ufficiale n. 221 il decreto che stabilisce quante assunzioni possano essere effettuate nell'ambito del Pubblico Impiego in deroga al blocco delle assunzioni previsto dalla Legge finanziaria. Daremo una valutazione attenta dei numeri e della distribuzione tra le diverse realtà ma già oggi ci sentiamo di esprimere la nostra perplessità.

Per quanto riguarda gli Enti pubblici di ricerca si tratterebbe di 278 assunzioni su un totale, per tutto il Pubblico Impiego, di 4213. Il numero ci sembra decisamente piccolo se si pensa alle parole ripetute fino alla noia dell'importanza della ricerca per il Paese, al numero di personale precario delle più svariate tipologie presente nei nostri enti che senza di loro non potrebbero operare e alle raccomandazioni che la Commissione Europea continua a produrre sulla necessità di aumentare il numero dei ricercatori e di offrire loro delle posizioni stabili.

Ma ci lascia perplessa anche la distribuzione delle deroghe tra i diversi enti. Vorremmo sapere, e su questo chiediamo l'opinione di tutti coloro che negli enti operano, se le direzioni degli enti abbiano correttamente fatto presente al Governo le rispettive necessità e se, facendo ciò, si è tenuto conto sia dei concorsi già espletati e del personale in attesa di assunzione sia del numero di personale precario presente ed attivo.

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Brevissime

Mentre siamo in attesa di sapere che cosa sarà contenuto nella legge finanziaria per il 2006, ascoltiamo gli annunci e le promesse del Ministro Moratti ma anche la perplessità ad esempio della Confindustria.

Selezione per l'assunzione a t.d. di 1 diplomato - INAF - Istituto di radioastronomia nella gazzetta ufficiale n. 74.

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