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Anno IV n. 56 del 18 ottobre 2008
   
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La Ricerca verso lo sciopero generale

Una prima analisi delle tabelle allegate alla Legge finanziaria 2009, indica un ulteriore taglio, almeno sul finanziamento reale, agli enti di ricerca. Questo si somma ai danni già prodotti in termini di tagli alle risorse, di riduzioni delle possibilità di assumere ricercatori, degli ostacoli posti alla stabilizzazione, ma anche di azioni autoritarie sugli enti piccoli e grandi.

Tra le azioni più gravi, sia per le singole persone che per la ricerca italiana, c'è l'approvazione avvenuta alla Camera dell'emendamento "ammazza precari".

Dalle singole notizie uscirà il quadro complessivo di quanto è già stato compiuto e di quanto è stato ampiamente annunciato. Qui sottolineiamo solo il legame tra le diverse azioni: si vuole distruggere la Conoscenza, il sapere del paese. E lo si fa attaccando contemporaneamente i luoghi del sapere, per noi i centri di ricerca e le università, ma anche quanti vi operano. Lo si fa con azioni dirette o con campagne denigratorie generali.

Le conseguenze di tutto questo sono molto semplici:

  • la ricerca in Italia regredirà per l'assenza di fondi e di personale;
  • molti di quanti hanno dedicato anni della loro vita al mondo della ricerca, in condizioni spesso molto difficili, si ritroveranno disoccupati;
  • i giovani più bravi se ne andranno all'estero per non tornare e nessuno dall'estero verrà più in Italia;
  • l'Italia si avvierà definitivamente nella strada del declino, perché senza ricerca, senza conoscenza non c'è sviluppo e da tale situazione sarà molto difficile tornare indietro.

Noi non ci rassegniamo a tutto ciò. È per questo che sono state avviate unitariamente le procedure per la proclamazione dello SCIOPERO GENERALE.

È per questo che in tutti i luoghi di lavoro, in tutti gli enti di ricerca ed in tutti i territori continueremo ad illustrare ai colleghi, in assemblee il più possibile unitarie ed in incontri anche informali, tutti gli aspetti negativi della politica del Governo.

Dovremo sottolineare sia gli aspetti generali sia quelli specifici che maggiormente toccano le diverse realtà e le diverse professionalità, ponendoci anche obiettivi specifici che siano realizzabili.

Dobbiamo arrivare ad una vera e ampia mobilitazione di tutto il comparto della ricerca che dovrà avere stretti collegamenti con la protesta dell'università, con quella della scuola e con quella del pubblico impiego.

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La mobilitazione degli Enti Pubblici di Ricerca, i prossimi appuntamenti

Continuano numerose le iniziative di mobilitazione degli Enti Pubblici di Ricerca contro le politiche messe in campo dal governo Berlusconi. La prossima, in ordine temporale, è prevista per lunedì 20 ottobre, dalle ore 10,00, sit-in a Roma davanti al Ministero dell'Ambiente, in viale C. Colombo, 44.

Il governo in carica sta portando alla distruzione il sistema pubblico degli Enti di ricerca, in un Paese dove di ricerca se ne fa poca e dove, vale la pena di ricordare, rispetto alla strategia di Lisbona che prevedeva il raggiungimento entro il 2010 dell'obiettivo del 3% sul PIL per l'intera UE di investimenti in R&S, in Italia siamo appena all'1,1% sul PIL.

I provvedimenti introdotti dalla Legge 133/08 e quelli che deriveranno dall'emendamento 1441-quater, in corso di approvazione al Senato, costituiscono un macigno per il futuro della Ricerca, producono il blocco delle stabilizzazioni, il licenziamento per migliaia di lavoratori, considerano la ricerca solo come problema di costi per la spesa pubblica, riducono il finanziamento ordinario degli Enti, ne modificano gli assetti, li commissariano, riducono di fatto le retribuzioni ai lavoratori e attaccano i loro diritti. La Ricerca nel nostro Paese non merita di essere trattata a questo modo.

Per questa ragioni la FLC CGIL, la FIR CISL e la UIL PA-URAFAM, insieme alla CISL Università, hanno avviato le procedure per la proclamazione dello sciopero generale dell'Università e della Ricerca per il giorno 14 novembre 2008, con corteo e manifestazione a Roma. Nell'ambito di questa intesa unitaria sono state decise altre iniziative di mobilitazione da tenersi nei prossimi giorni presso i ministeri vigilanti degli Enti, che, a partire dal sit-in di lunedì prossimo sotto il Ministero dell'Ambiente, sono:

  • giovedì 23 ottobre conferenza stampa di presentazione delle ragioni dello sciopero generale,
  • martedì 28 ottobre, dalle ore 10,00, sit-in a Roma davanti al Ministero dell'Agricoltura,
  • mercoledì 5 novembre, dalle ore 10,00, sit-in davanti al MIUR.

In questo quadro, le iniziative di mobilitazione negli Enti e nel Paese dovranno intensificarsi sempre più, così come sta avvenendo. Riceviamo continuamente segnalazioni di iniziative che si stanno costruendo nei territori e negli EPR, ma anche numerose prese di posizione a sostegno della mobilitazione da parte di intellettuali, organi di informazione, forze politiche, istituzioni e autorità. Secondo il vecchio adagio "la lotta paga", sollecitiamo la mobilitazione di tutti i lavoratori e la partecipazione numerosa alle iniziative già programmate.

Ricordiamo infine ai lavoratori della Ricerca che il diritto di assemblea è regolato dall'art. 29 del DPR 171/91. A tale riguardo si ricorda a tutti che le ore di assemblea sindacale a disposizione dei lavoratori sono, per tutti gli Enti del Comparto senza distinzione alcuna, pari a 30 ore pro capite annue senza decurtazione dello stipendio.

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Contratto Ricerca 2006/2009, riparte il confronto con l'ARAN

Nell'incontro di mercoledì 8 ottobre, l'ARAN ha consegnato ai sindacati un ulteriore testo contrattuale. FLC Cgil, FIR Cisl e Uil PA-UR hanno avanzato proposte di modifica e ulteriori proposte aggiuntive e si sono impegnati a far pervenire in tempi brevi all'ARAN stessa una sintesi scritta e unitaria delle proposte presentate.

L'incontro ha permesso di registrare l'esistenza di condizioni unitarie sui punti ritenuti da tutti più qualificanti, utili ai fini di condurre la trattativa verso una rapida conclusione.

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La rivista Nature giudica negativamente i provvedimenti del governo su ricerca e precari

Sul nostro sito la traduzione italiana di due articoli contenuti nel numero di Nature del 15 ottobre che prendono in esame la situazione italiana della ricerca a seguito della manovra del governo.

Serviranno al Ministro Gelmini a comprendere i motivi della protesta che agitano gli atenei e gli enti di ricerca in tutto il Paese?

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Approvato alla Camera l'emendamento "ammazza precari"

L'emendamento "ammazza precari" viene approvato alla Camera mentre i ricercatori precari davanti a Montecitorio hanno dato vita ad un'altra grande giornata di lotta.

La parola passa ora al Senato, ma la mobilitazione continua!

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Mercato del Lavoro. Le nuove norme sul contratto a termine all'insegna di una deregulation selvaggia

Con la Legge 133/08, di conversione del DL 112/08, il governo cancella le modifiche positive introdotte dalla Legge 247/07 e peggiora le stesse norme contemplate nel D.lgs 368/01 originario.

Ora l'apposizione del termine è consentita anche se le ragioni giustificative sono riferibili alla ordinaria attività del datore di lavoro. Così viene ulteriormente precarizzato il lavoro.

Per saperne di più.

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FLC Cgil, primi in tutti i settori della Conoscenza

Il Comitato paritetico (che è un organismo che si riunisce presso la sede dell'ARAN, composto da rappresentanti dell'ARAN e delle Organizzazioni sindacali, con compiti di convalida dei dati relativi alla rappresentatività dei sindacati) ha certificato i dati relativi alle deleghe sindacali e ai risultati delle ultime elezioni RSU.

Questi dati saranno utilizzati per il calcolo della maggiore rappresentatività dei sindacati nei comparti pubblici per il prossimo biennio contrattuale. La maggiore rappresentatività serve per definire chi potrà sedersi al tavolo delle trattative e come attribuire le libertà sindacali fra le diverse organizzazioni.

Tutto ciò è previsto in un complesso di leggi, principalmente la Legge n. 59/1997 e i D.Lg.vi n. 29/1993 e n. 396/1997, e nel Contratto Nazionale Quadro dell'8 agosto 1998 e successive modifiche e integrazioni.
Ricordiamo che sono considerate rappresentative, nei settori del pubblico impiego, le organizzazioni sindacali che superano la percentuale del 5%, calcolata come media fra il numero delle deleghe sindacali (gli iscritti) e i voti riportati nelle elezioni delle RSU.

In sintesi: la FLC raccoglie il consenso più alto nelle elezioni RSU ed è il primo sindacato per numero di voti in tutti i comparti.
Nel calcolo della rappresentatività si conferma prima nella scuola e nella ricerca, lo diventa nell'università, è seconda nell'AFAM migliorando però il risultato.

Il dato più confortante della FLC, rispetto alle altre organizzazioni, fa il paio con i risultati positivi per tutto il sindacalismo confederale che cresce e si consolida. Il sindacalismo confederale rappresenta oltre i due terzi dei lavoratori della conoscenza e la misura del consenso è data soprattutto dai risultati delle elezioni RSU, di gran lunga migliori del sindacalismo autonomo e radicale, entrambi in calo.

E' questa la risposta migliore a chi ci descrive come un "vecchio arnese", lontani dai lavoratori e in calo di credibilità.

Sul nostro sito il dettaglio dei dati e le tabelle messi a disposizione dall'ARAN.

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Brevissime

Dal territorio. Proseguono le iniziative di mobilitazione negli enti di ricerca per fermare i provvedimenti del governo che riducono i finanziamenti e bloccano i processi di stabilizzazione dei lavoratori precari.
Dal territorio. Cortei e manifestazioni a sostegno del mondo della Conoscenza invadono pacificamente le nostre città: Torino, Venezia, Genova e Roma sono solo alcuni esempi.
ENEA. Ritardi nella gestione e provvedimenti pesanti del Governo definiscono un quadro preoccupante. La FLC fa il punto della situazione.
ENEA. La CGIL prende posizione su emendamento cancella ente: operazione di bassa lega, aspettavamo altro.
ISPRA. Sui dati relativi alle stabilizzazioni chiediamo la verità. Intanto, sale la mobilitazione nell'ente.
CRA. Indetto lo stato di agitazione dei lavoratori per difendere i livelli occupazionali nell'ente.
INFN. Le assemblee che si sono svolte il 15 ottobre in tutte le 26 sedi dell'Istituto hanno approfondito le tematiche dello sviluppo del personale. Il Comunicato dei rappresentanti del personale.
INFN. Il Consiglio Direttivo dell'Ente critico sulle politiche governative in materia di ricerca.
INRAN. Procede il confronto sulle stabilizzazioni. Il comunicato unitario sull'esito dell'incontro tra le Organizzazioni sindacali e il Presidente dell'ente.
INSEAN. Primo confronto col Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Resoconto dell'incontro dell'8 ottobre.
INFN/CNAF di Bologna. Dichiarato lo stato di agitazione.
Europa-Mondo. Il sindacato spagnolo FETE-UGT ha inviato alla FLC Cgil una lettera di sostegno e solidarietà alla mobilitazione in atto contro le riforme educative del Governo Berlusconi.
Notizie dagli enti. Per un accesso rapido dalla home page di flcgil.it: Argomenti >> Ricerca.
Concorsi ricerca. I bandi in Gazzetta Ufficiale pubblicati sul nostro sito.
CGIL. www.radioarticolo1.it, la web radio che parla al mondo del lavoro.
Internet. Il portale della FLC mette a disposizione un estratto dei suoi contenuti con il sistema RSS. Leggi come fare.

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Appuntamenti

 

Lunedì 20 ottobre
dalle ore 10,00 sit-in a Roma davanti al
Ministero dell'Ambiente, in viale C. Colombo, 44

Giovedì 23 ottobre
Conferenza stampa di presentazione
delle ragioni dello sciopero generale della Ricerca

Martedì 28 ottobre
dalle ore 10,00, sit-in a Roma
davanti al Ministero dell'Agricoltura

Scuola, 30 ottobre 2008
Sciopero generale e manifestazione a Roma

Mercoledì 5 novembre
dalle ore 10,00, sit-in
davanti al MIUR

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