Conoscenza News ::::: la newsletter della FLC CGIL
Direttore responsabile Ermanno Detti
Periodico telematico a cura della FLC Cgil  
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Anno I n. 7 del 8 ottobre 2005
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L'istruzione non è una merce, ma un diritto

15 ottobre a Roma - Giornata Europea di Mobilitazione
NO alla Bolkestein!

La BOLKESTEIN continua la sua corsa
Fermiamola con la mobilitazione

 

Le iniquità della legge finanziaria per il 2006

Mentre sull'Università rischia di cadere la mannaia della legge sullo stato giuridico della docenza che, se dovesse passare, porterebbe ad una dequalificazione della funzione di alta formazione e ricerca delle università e respingerebbe definitivamente i giovani che vi operano, ricacciandoli nella più assoluta e interminabile precarizzazione, sulla ricerca andrà ad incidere la legge Finanziaria.

Allo stato attuale il testo approvato dal Consiglio dei Ministri e in discussione al Senato prevede i seguenti "regali", che non ci sembrano proprio tali da incentivare e sviluppare la ricerca italiana, come si continua a ripetere, anche per sostenere lo sviluppo del Paese:

·      Mantenimento del blocco delle assunzioni per il quinto anno consecutivo per gli enti pubblici di ricerca.

·      Obbligo di ridurre le spese per il personale a tempo determinato e co.co.co. del 40% rispetto a quanto speso nel 2003 anno in cui erano già state operate drastiche riduzioni, con la sola eccezione di quanti siano pagati su fondi esterni.

·      Incentivazione della mobilità attraverso un apposito fondo scavalcando qualunque norma presente nei contratti di lavoro.

·      Destinazione del 5 per mille dell'imposta sulle persone fisiche su indicazione del singolo per volontariato e ricerca senza alcuna distinzione certa tra enti di ricerca e associazioni pseudo scientifiche.

·      Non incremento della tabella C che include il finanziamento ai principali enti di ricerca.

·       Soppressione del CIVR, già massicciamente depotenziato in questi anni sia a livello di partecipanti che di funzioni, e creazione di un organismo unico di valutazione per università e enti di ricerca, senza garanzia di tenere conto delle differenze tra attività didattica e di ricerca e, soprattutto, inserendo tale norma di soppiatto in una legge finanziaria che dovrebbe avere altri scopi.

·      Assenza dei fondi necessari per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro.

·      Riduzione dell'autonomia degli enti per quanto riguarda le risorse aggiuntive per il salario accessorio.

·      Tagli su convegni e spese di missione e carico sugli enti degli oneri per le infermità da causa di servizio e per l'equo indennizzo.

·      Obbligo di permanere per 5 anni nella sede di prima destinazione.

Questo è il pessimo punto di partenza della Legge Finanziaria 2006. Con l'aria che tira temiamo che il punto di arrivo sarà anche peggiore.

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APAT - Situazione del personale precario ed iniziative

Un documento delle organizzazioni locali di CGIL-CISL-UIL e ANPRI di preoccupata denuncia delle conseguenze che potranno ricadere sul futuro dell'Agenzia, che già oggi vive uno stato di forte precarietà, dalle iniziative di natura organizzativa e gestionale della Direzione e la mancata convocazione dei Sindacati da parte del Ministro Matteoli sono stati alla base della manifestazione delle OO.SS. sotto il Ministero il 3 ottobre u.s..

Nonostante il tempo inclemente e la contemporanea esercitazione  di emergenza a Roma, l'iniziativa è stata molto partecipata ed ha ottenuto il duplice risultato di sospendere la formalizzazione della ristrutturazione e dei relativi incarichi dirigenziali e di ottenere la convocazione della riunione con il Ministro, di inizio del confronto con le OO.SS., per il prossimo 12 ottobre.

Il confronto dovrà vertere sulle problematiche evidenziate nel  documento unitario e dovrà quindi affrontare prioritariamente i problemi sindacalmente più rilevanti (inquadramento dei STN, assunzione del personale IRITECNA-FINTECNA, assunzione dei vincitori del concorso per personale a tempo determinato, precariato) e bloccare tutte le iniziative (concorso per 20 nuovi dirigenti), derivanti da norme di uno Statuto sempre contestate dai Sindacati, che svuotano il contratto EPR e mortificano ricercatori e tecnologi.

Intanto si apre, per volontà della CGIL, un tavolo permanente del precariato

·      per fermare il processo di precarizzazione che indebolisce l'organizzazione del lavoro, abbassa la qualità della vita e abbatte i diritti dei lavoratori;

·       per salvaguardare il futuro di un'APAT credibile e al servizio della collettività;

·       per un piano di stabilizzazione progressiva di tutti i precari;

·       per norme che regolamentino e tutelino i lavoratori precari.

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INAF - Le priorità su cui chiediamo risposte

Di fronte ai problemi dell'ente sul fronte del personale e su quello della ricerca ed ai ritardi ormai inaccettabili della direzione a far fronte agli impegni presi e agli obblighi derivanti dal decreto di riordino, si è riunito il Coordinamento dell'INAF, integrato con rappresentanti del personale proveniente dagli istituti del CNR che hanno costituito un nuovo INAF insieme con il personale degli ex Osservatori astronomici.

Dalla riunione è scaturito il documento che indica gli elementi principali su cui la CGIL chiama l'ente a dare in tempi rapidi risposte convincenti. Si tratta di problemi che toccano tutte le componenti del personale e che vogliamo rappresentare nella loro totalità.

All'Ente verrà presentato tale documento e chiederemo di stabilire date certe per l'approfondimento e la risposta ai diversi problemi. In base alle risposte che verranno date, a partire da quelle più urgenti, stabiliremo iniziative sindacali concrete.

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INGV - Organico e precari: i conti non tornano

L'ente ha ricevuto l'autorizzazione ad assumere 18 persone con oneri per il 2005 pari a 226.267 euro e per il 2006 pari a 678.870 euro e l'autorizzazione a bandire concorsi per 7 ricercatori, 1 funzionario di amministrazione e 2 collaboratori amministrativi.

Ci sembra logico confrontare tali numeri con quelli del personale non di ruolo che opera nell'ente e che ne sostiene gran parte delle attività. Si tratta di 132 tra ricercatori e tecnologi e di 110 tra tecnici ed amministrativi.  Ciò significa che a fronte di 496 persone di ruolo 242 sono a tempo determinato, circa la metà. Se a questi aggiungiamo i 114 tra assegnisti, borsisti e dottorandi la situazione diviene ancora più grave.

Ulteriori preoccupazioni derivano dalla politica dei tagli al personale portata avanti dall'attuale governo, i cui effetti si leggono nei numeri della Pianta Organica dell'ente pari ad appena 584 unità.

Ci chiediamo che cosa l'ente intenda fare per tutelare il patrimonio di conoscenze possedute e per mantenere la continuità sia  dell'attività di ricerca nei settori della geofisica, sismologia,  vulcanologia e geofisica ambientale, che è nella sua missione, sia dell'attività di ricerca e sorveglianza sui vulcani attivi e sulle aree sismiche italiane, che ha forti ricadute sociali sulla riduzione dei rischi naturali.

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CRA - Il coordinamento si è espresso sulla situazione del nuovo ente

Il 29 settembre 2005, si è tenuta la riunione del Coordinamento del CRA. Oltre al tema centrale del riordino della rete scientifica, si è parlato del rinnovo contrattuale in corso, delle tabelle di equiparazione e dell'inquadramento definitivo e dei problemi relativi  alla gestione della fase transitoria come l'uso e la gestione del patrimonio dell'Ente.

Riordino
Il coordinamento ritiene che il CdA, nel riformulare una proposta di riordino della rete, tenendo conto di tutti i contributi ricevuti, debba progettare una rete che parta dalla situazione esistente, valorizzi al massimo le professionalità già presenti nel CRA in ogni settore di attività, proceda ad una mirata politica di immissione di giovani ricercatori, ma anche di operatori, tecnici ed amministrativi, elimini quelle poche strutture di fatto prive di ricercatori e nell'impossibilità di realizzare qualsiasi attività di ricerca, collocando il personale sulla base delle esigenze, degli interessi e dei bisogni dello stesso, in altre strutture pubbliche o del CRA, laddove fossero presenti.  Una rete che ricuperi il rapporto con il territorio e si apra alla cooperazione internazionale a cominciare dai Paesi e dalle aree più prossime all'Unione ed in particolare dal bacino del Mediterraneo

Una rete che sia  in grado di articolarsi in centri regionali o interregionali, anche interistituzionali,  multidisciplinari, con all'interno unità disciplinari dotate di autonomia che si possono e si debbono  coordinare per grandi progetti di ricerca fondamentale, finanziati in primo luogo dall'Unione, all'interno del programma quadro della stessa.

Patrimonio immobiliare
Il coordinamento ritiene che la riqualificazione ed il pieno utilizzo di tutto il patrimonio sia fondamentale per una attività di ricerca e sperimentazione in grado di sostenere e far sviluppare una agricoltura di qualità che è elemento fondamentale anche della  tutela del  territorio, dell'ambiente, del paesaggio rurale e di un equilibrato ed armonico rapporto città-campagna.

Il patrimonio degli Istituti e del CRA deve quindi essere gestito pubblicamente dal CRA stesso anche in concorso con gli enti locali interessati e non deve essere alienato. In questo contesto vanno  potenziate e riqualificate le aziende che devono mantenere in primo luogo la loro funzione di strutture sperimentali, andando a costituire la "rete delle aziende sperimentali" del CRA, ma che possono, con un'opportuna organizzazione, far fruttare al meglio il patrimonio, l'attività e le risorse a cominciare da quelle umane che già oggi le mandano avanti. Possono inoltre diventare luoghi privilegiati per la conservazione del germoplasma, per lo svolgimento di attività didattiche, divulgative, formative nonché per iniziative fieristiche ed espositive.

Continuerà ad essere difeso, come già detto nei precedenti incontri di trattativa, il diritto dei singoli lavoratori a cui è stato assegnata o deve essere assegnata un'abitazione dell'ente.

Tabelle di equiparazione
Sulle questioni delle tabelle di equiparazione e  dell'inquadramento  definitivo, preso atto della situazione stagnante, il coordinamento impegna la segreteria a mettere in atto tutte le iniziative necessarie a chiudere tempestivamente tutte le questione con strumenti che difendano e valorizzino le professionalità esistenti e superino sottoinquadramento e precariato.

Rinnovo del contratto
Sul contratto netta è stata la critica agli insopportabili ritardi accumulati e la richiesta di operare per  una rapida conclusione di un contratto scaduto da quattro anni, mantenendo sempre una puntuale e  costante informazione nei riguardi dei lavoratori tutti.

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ENEA - Cominciano a chiarirsi le prospettive

Il 3 ottobre si è tenuto un incontro tra il Commissario dell'ENEA e le OO.SS. per affrontare il complesso delle situazioni riguardanti l'ente ed in particolare la questione contrattuale.

In particolare sul rinnovo contrattuale il Commissario ha assicurato che il prossimo contratto (2006-2009) sarà all'interno del comparto degli enti pubblici di ricerca e che a tale scopo partiranno incontri per definire le tabelle di equiparazione e per stabilire le risorse necessarie da reperire. Il contratto 2002- 2005 in scadenza sarà al più presto rinnovato come contratto ENEA. La CGIL ha chiesto che la scelta della collocazione futura sia visibile già in questo immediato rinnovo anche come garanzia  per il futuro.

Per il problema del precariato, al di là dagli impegni che il Commissario ha assunto per ottenere da Ministeri e Governo le risposte per non disperdere il patrimonio rappresentato dai precari, necessario per l'attività dell'ente, la CGIL ha chiesto di assumere anche decisioni all'interno dell'ente come quella di destinare ai precari anche i posti da mettere a concorso per dirigenti e quella di valutare la possibilità di far gravare alcuni contratti a tempo determinato sui fondi ordinari.

A seguito dell'incontro verrà nei prossimi giorni siglato un verbale di accordo in cui, tra l'altro, si definiranno le condizioni per ripristinare corrette relazioni sindacali, superando i contenziosi giudiziari in corso anche per affrontare la difficile situazione in cui l'ente attualmente si trova in un contesto meno conflittuale.

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INFN - Trattative ed incontri

Si è tenuto un incontro tra il Presidente dell'INFN e le OO.SS. su  i seguenti argomenti:

  • DEROGHE al blocco delle assunzioni. L'elenco delle deroghe 2005 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Pur non avendo ancora ricevuto formale comunicazione dagli organi competenti, l'ente ha sostenuto che, a fronte della richiesta inoltrata per le attuali 158 posizioni pendenti, è stata concessa una deroga (circa 570.000 euro) che si dovrebbe trasformare in circa 70 assunzioni la cui distribuzione verrà attentamente valutata nei prossimi giorni.

  • POLIZZA SANITARIA Seppur non ancora formalizzata da Unisalute, sembra essere stata accolta la richiesta sollecitata dalle OO.SS. di spostamento del termine di diniego/adesione dal 30 settembre al 30 ottobre 2005. L 'ente ha comunicato che i termini contrattuali pattuiti  non possono essere variati nell'immediato, ma che si impegnerà a discutere con Unisalute le opportune modifiche in sede di verifica, prevista dopo due anni dalla stipula. Per quanto riguarda i costi della polizza, con particolare riferimento alla penalizzazione dei redditi più bassi e dei nuclei familiari più numerosi, le OO.SS. hanno sollecitato l'apertura di una discussione che consenta attraverso la contrattazione decentrata il reperimento di risorse aggiuntive per la riduzione degli stessi.

  • SUSSIDI Per quanto riguarda i sussidi nel corso della riunione è stata consegnata la bozza di regolamento rivisto sulla base delle modifiche già in precedenza discusse in sede negoziale in vista dell'avvio della Polizza Sanitaria. A domanda delle OO.SS. l'ente ha risposto che i 425.000 euro del fondo sussidi disponibili per l'anno 2005 saranno sufficienti a coprire tutte le richieste e che il fondo per l'anno 2006, seppur decurtato della quota per la copertura della Polizza Sanitaria, dovrebbe altresì essere sufficiente a coprire le richieste 2006.

Giovedì 6 ottobre 2005 è stato siglato l'accordo per il salario accessorio del personale IV-IX.

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Ex INFM - Il personale chiede di essere ascoltato

Da tempo è stato richiesto un incontro con il Presidente del CNR nonché Commissario dell'INFM per dare una risposta ai numerosi e urgenti problemi riguardanti il personale che è confluito nel CNR dall'INFM. I problemi riguardano le assunzioni dei tempi determinati già sottoposti con esito positivo alla valutazione, le valutazioni degli altri, la situazione generale dei precari, il salario accessorio del personale, ..

I lavoratori tutti, che non possono definirsi se non ex-INFM, chiedono quanto tempo ancora dovranno aspettare per avere qualche risposta ai loro problemi.

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Brevissime

Istat: incontro e inizio del confronto su mobilità e politiche del personale, ma l'ente cambia le carte in tavola.

Istat: riuscita piena dello sciopero del 20 settembre e prime assunzioni di personale vincitore di concorsi. Continua l'azione per eliminare tutto il precariato all'ISTAT.

Contratto ricerca: il comitato di settore del comparto ricerca invia all'ARAN l'atto di indirizzo per il II biennio ma il prossimo incontro di trattativa, già previsto  per il 7 ottobre, viene rinviato a data da destinarsi adducendo la motivazione che sono necessari ulteriori approfondimenti sulla materia contrattuale.

Deroghe alle assunzioni e autorizzazione a bandire concorsi: si segnala la notizia e si invita a darne valutazioni rispetto alla situazione dei singoli enti di ricerca.

Inpdap: certificazione  del diritto alla pensione.

Concorsi enti pubblici di ricerca: i bandi in Gazzetta Ufficiale.

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