Conoscenzanews - la newsletter della FLC Cgil
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Anno IV n. 30 del 8 maggio 2008
   
Notizie
   
Servizi e Rubriche
 

La Costituzione Italiana e gli italiani

“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”. E’ l’articolo 2 della Costituzione Italiana che tutti dovrebbero leggere e imparare.

Forse se l’avessero letta i naziskin di Verona non avrebbero ammazzato a calci un loro coetaneo perché aveva i capelli lunghi e non faceva parte del loro branco.

Forse se fosse letta nelle scuole tre ragazzi di 14 anni non avrebbero bruciato i capelli di un loro coetaneo.

Forse se il Presidente della Camera l’avesse letta non avrebbe fatto una graduatoria della pericolosità degli atti sostenendo che pochi scalmanati che bruciano le bandiere Israeliana e americana compiono un atto più grave di quello di uccidere un ragazzo a calci.

Forse se i parlamentari della lega avessero letto la Costituzione Italiana non parlerebbero di fucili carichi tacendo sulla tragedia di Verona.

Forse se il futuro Presidente del Consiglio l’avesse letta non continuerebbe a dire che è giusto non pagare le tasse.

Forse se gli elettori avessero letto la Costituzione Italiana non avrebbero votato questa destra xenofoba e razzista che indica gli immigrati come fonte di tutti i mali e giustifica la violenza e gli atti vandalici degli ultrà delle tifoserie, brodo di cultura per fatti terribili come quelli di Verona.

La FLC Cgil è il sindacato della conoscenza, impronta la sua azione sul valore strategico della conoscenza, sulla capacità della cultura di elevare il livello medio di una nazione, renderla più civile.

Per il 60° della Costituzione la FLC Cgil, l’Associazione Proteo Fare Sapere, le Edizioni Conoscenza stanno preparando una serie di iniziative. Una di queste, particolarmente interessante, è realizzata sul nostro sito, dove vengono pubblicati in sequenza gli articoli della prima parte della Costituzione commentati e spiegati.

E’ indispensabile che gli insegnanti, i docenti, i genitori, tutti, conoscano e facciano conoscere ai giovani la Costituzione Italiana e i valori della resistenza da cui è nata, valori che la destra vuole cancellare, che ha reso noiosi e irrilevanti per i giovani. E poi un ragazzo di 20 anni è ucciso a calci.

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Contratto Ricerca 2006/2009: insopportabile silenzio dell'ARAN a circa un mese dall'ultima convocazione

Riportiamo di seguito la lettera a firma dei tre Segretari generali di FLC Cgil, FIR CISL e UILPA-UR inviata lo scorso 5 maggio al direttivo dell'ARAN per sollecitare la riconvocazione del tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto.

_____________

Prof. M. Ricciardi
Direttivo ARAN

Dr. P. Palmiero
Direzione Contrattazione 2
ARAN

Le scriventi OO.SS. FLC Cgil – FIR CISL – UILPA-UR sollecitano la convocazione, in tempi brevi e comunque entro il giorno 9 c.m., di un incontro per il proseguimento delle trattative per il rinnovo del CCNL del Personale del Comparto EPR.

Chiedono inoltre che sia trasmessa preventivamente alle OO.SS. la proposta dell’ARAN alla luce degli incontri del 9 e 10 aprile u.s.

In carenza le scriventi OO.SS. si vedranno costrette ad attivare le iniziative necessaria per la tutela dei diritti del Personale.

FLC Cgil - FIR CISL - UILPA-UR
Enrico Panini - Giuseppe De Biase - Alberto Civica

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ENEA. Incertezza sulle risorse da mettere a disposizione e la trattativa viene rinviata

Nell'incontro di trattativa del 6 maggio, l'ente non è stato in grado di quantificare con esattezza l'ammontare delle ulteriori risorse economiche da mettere a disposizione per la contrattazione.

La trattativa è stata così rinviata al prossimo 14 maggio mentre i lavoratori, come tante volte abbiamo denunziato, continuano a trovarsi in una vera e propria emergenza salariale.

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ENSE. Iniziativa unilaterale dell'amministrazione sull'indennità di ente

Con l’erogazione degli stipendi del mese di aprile sono stati anticipati importi come terzo acconto espressamente indicati come produttività individuale. In questo modo, l’ente ha dato luogo all’ennesima iniziativa unilaterale verso la quale le organizzazioni sindacali hanno manifestato la loro ferma opposizione con un comunicato unitario.

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Anche alla Stazione Zoologica di Napoli si comincia a parlare di stabilizzazioni

A distanza di tre mesi dal primo incontro con il neo Presidente della Stazione Zoologica Nazionale A. Dohrn di Napoli, prof. Roberto Di Lauro, oggi si sono registrati positivi sviluppi nella vicenda del piano di stabilizzazione dei precari dell'Istituto.

Su nostra esplicita richiesta è stata inserita la stabilizzazione come parte integrante del Piano Triennale 2008-2010 approvato a fine aprile (che tra l'altro ci è risultato apprezzabile sotto il profilo delle strategie di allargamento della rete scientifica e delle prospettive di sviluppo in esso tracciate), superando di fatto alcune rigidità interne sulla interpretazione di leggi e circolari.

L'Ente si è impegnato formalmente a rendere concreta l'attuazione del processo di stabilizzazione, anche a valle delle opportune verifiche con gli organi competenti e della richiesta di rimodulazione della pianta organica (da presentare entro il 31 maggio), oltre alla indispensabile richiesta di risorse aggiuntive.

Il prossimo incontro è stato già fissato per l'11 giugno, per affrontare il nodo dei criteri per costruire la graduatoria degli aventi diritto e delle procedure per le prove selettive; siamo convinti di aver segnato un buon risultato (viste le premesse e l'aria che tira) e soprattutto di aver portato un minimo di serenità in un ambiente da tempo in subbuglio per le polemiche tra le diverse tipologie di personale (TI, TD, Assegnisti, Co.Co.Co. etc.) sulla destinazione delle esigue risorse a disposizione.

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Nelle Università e negli Enti di Ricerca la sicurezza sul lavoro è un optional?

“Ricercatore, una vita spericolata. La sicurezza non entra in laboratorio” così un quotidiano nazionale titola un articolo in cui, raccontando lo sfogo di una ricercatrice precaria di chimica, punta i riflettori su un antico male delle Università e degli Enti di Ricerca: le norme sulla salute e sicurezza, di fatto, non sono applicate nei laboratori scientifici.

Sono passati esattamente 10 anni dall’emanazione del decreto 363/98 che applicava nelle università il decreto legislativo 626/94, ci sono voluti quattro anni e scontri furibondi con il Ministero dell’Università per ottenere il decreto in cui, fra l’altro, è previsto un articolo“sugli obblighi e le attribuzioni del responsabile dell’attività didattica e di ricerca”, voluto fortemente dalla CGIL proprio per responsabilizzarli nei confronti di studenti, dottorandi e di tutti quelli che lavorano nei laboratori.

Sono cambiate molte cose nella società ma non le morti sul lavoro. Grazie all’impegno della CGIL e alla volontà del Governo Prodi è stato modificato il Testo Unico sulla salute e sicurezza nel lavoro, inasprendo le pene per chi viola le norme; si è giustamente pensato ai cantieri, agli appalti, alle fabbriche, ma non ai laboratori di ricerca che evidentemente violano le norme sulla sicurezza e sull’utilizzo, in questo caso, di sostanze chimiche.

Sono state spese ingenti risorse per “mettere a norma” le università e gli enti di ricerca ma poi nell’utilizzo quotidiano i laboratori diventano pericolosi: sui pavimenti ci sono grovigli di fili, le sostanze chimiche sono maneggiate e conservate senza sicurezza, e spesso si scaricano nei lavandini dei laboratori. Ma perché questo succede? In molti casi è la mancanza di una cultura della sicurezza, l’abitudine ad utilizzare sostanze pericolose, trasmessa fra le generazioni, fa abbassare la guardia;spesso è la necessità di non fermare gli esperimenti, in una malintesa idea di efficienza e rapidità nella ricerca.

Eppure gli strumenti ci sono: i rappresentanti dei Lavoratori per la sicurezza sono eletti o designati in tutte le università e gli Enti di Ricerca ed hanno compiti e prerogative precise, è a loro che si dovrebbero rivolgere i lavoratori, la legge prevede corsi di formazione sulla salute e sicurezza per i lavoratori, le visite mediche periodiche, e tutta una serie di norme per l’utilizzo e il trasporto di sostanze pericolose.

E’ banale dire che la legge va applicata, chi non lo fa non ha giustificazioni. La disattenzione e la superficialità non mettono a rischio solo la salute di chi opera direttamente ma anche di tutti quelli che lavorano in quell'istituto o laboratorio, delle donne delle pulizie che sono sicuramente l’anello più debole, degli altri dipendenti, degli studenti, dei ricercatori precari.

La FLC Cgil si è sempre spesa per una corretta applicazione del d.lgs 626, ha fatto battaglie locali e nazionali e continuerà a farle, si impegnerà sempre di più affinché il personale, gli studenti, i precari abbiano il diritto e la serenità per denunciare inadempienze.

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Si intensifica la campagna della FLC Cgil per il riconoscimento della carriera ai lavoratori con contratti a termine

Le iniziative della FLC nei territori

L’iniziativa è stata lanciata a seguito di una sentenza della Corte di Giustizia Europea, che nei mesi scorsi si è pronunciata sul caso di una lavoratrice spagnola precaria per 12 anni che al momento dell’assunzione ha chiesto il riconoscimento dell’anzianità pregressa. La sentenza conferma quanto sosteniamo da tempo anche nelle piattaforme per i rinnovi contrattuali circa la parità di trattamento tra lavoratori. Il principio della parità di trattamento a cui fa riferimento la corte assieme al divieto di discriminazione fanno parte dei principi generali del diritto comunitario e sono contenuti anche nella direttiva sui contratti a termine 1999/70/ CE che recepisce l’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato del 18 marzo 1999 tra le parti sociali a livello europeo.

Alla luce di questa sentenza abbiamo quindi deciso di avviare una vertenza per tutto il personale interessato dei diversi settori: scuola, ricerca, università, accademie e conservatori, per quella che consideriamo una battaglia di civiltà. La strada scelta è quella del ricorso al giudice del lavoro e quindi della preventiva richiesta di conciliazione.

Questa vertenza è anche una risposta a chi, come il dipartimento della funzione pubblica, nega ai lavoratori stabilizzati degli enti di ricerca e delle università il riconoscimento della carriera che in alcuni casi ha anche portato alla perdita delle fasce stipendiali acquisite.

Per la FLC questa è una tappa della battaglia più complessiva per il superamento del precariato che deve proseguire attraverso le stabilizzazioni e le assunzioni a tempo indeterminato insieme alla riconduzione a lavoro subordinato delle diverse forme di lavoro atipico di cui si assiste ad un costante abuso.

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Brevissime

ANSAS. Richiesta agli Uffici Scolastici Regionali da parte dei commissari straordinari dell'agenzia la proroga di tutti i comandi dei triennalisti, in servizio presso gli ex IRRE, con scadenza al 31 agosto 2008. La FLC giudica positivamente il provvedimento dell’Agenzia.

Precari. Stabilizzazione nei comparti privati della conoscenza: un appuntamento da non mancare. Gli impegni della FLC e della Cgil.
Precari. Le Confederazioni chiedono il ritiro della Circolare n. 5 della Funzione Pubblica. La circolare va oltre e contro lo spirito e la lettera delle leggi approvate dal Parlamento sul processo di stabilizzazione nella Pubblica Amministrazione.
Primo maggio. Tantissime persone, molte bandiere della FLC e numerose delegazioni provenienti da tutta la Sicilia a Portella della Ginestra, nel luogo dove si consumò la prima strage di stato del dopoguerra.
Politica e società. La Costituzione ha 60 anni... e non li dimostra! Prosegue l'iniziativa della FLC Cgil, di Proteo Fare Sapere e di Edizioni Conoscenza.

Concorsi ricerca. I bandi in Gazzetta Ufficiale pubblicati sul nostro sito.

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Appuntamenti

 

Domenica 18 maggio a Vicchio
VII edizione della Marcia di Barbiana

29 maggio a Roma
“La Costituzione va a scuola.
Per una didattica della Costituzione e della cittadinanza”
Convegno nazionale organizzato
dall’Associazione degli ex parlamentari
e da Proteo Fare Sapere

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