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Con fatica e difficoltà si procede sulle stabilizzazioni

Le stabilizzazioni, previste dalla Legge finanziaria 2007, nei nostri comparti cominciano a vedere qualche spiraglio, ma ancora molti sono gli ostacoli sulla strada del superamento del precariato.

Nella scuola, fatto salvo l’effetto della recente, ennesima sentenza del TAR sul punteggio di montagna, si dovrebbe procedere nel prossimo luglio a 60.000 assunzioni, peraltro ancora insufficienti in particolare per il personale ATA.

Nella Ricerca, a seguito della Direttiva 7 del Dipartimento per la funzione pubblica, cominciano a concretizzarsi le procedure, anche se permangono problemi interpretativi ed, in ogni caso, le risorse disponibili sono del tutto insufficienti a dare una risposta adeguata al problema e rimane irrisolto il tema delle collaborazioni, ingiustamente escluse da queste procedure.

Nell’Università, a fronte di accordi e delibere positive, permane una resistenza complessiva e resta comunque aperto il problema dei ricercatori, su cui stiamo avviando un confronto con il MiUR.

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La sentenza del TAR sul punteggio di montagna

La recente sentenza del TAR sul punteggio di montagna, rimette in discussione, a pochi giorni dalla loro pubblicazione, le graduatorie ad esaurimento.
Ancora una volta il reclutamento dei docenti invece che una normale procedura è diventato un fatto giudiziario.
Chiediamo che si scriva al più presto la parola fine a questa guerra della carta bollata e si proceda velocemente alle operazioni di inizio anno.

Partono le immissioni in ruolo nella scuola statale.
Nei prossimi giorni saranno definiti nel dettaglio i contingenti per le immissioni in ruolo nella scuola statale: 50.000 docenti e 10.000 ATA.
Sui piani triennali di assunzioni la nostra posizione è che occorre prevedere, con la prossima finanziaria la copertura di tutti i posti vacanti del personale ATA e che alle 150.000 assunzioni di docenti si aggiungano tutte quelle necessarie alla completa copertura del turn-over.

Per quanti riguarda la ripartizione territoriale e per tipo di posto c’è stato un primo incontro al Ministero dal quale è emersa una importante soluzione per la restituzione dei posti eventualmente assegnati a personale già di ruolo in altro posto/profilo.
La restituzione avverrà nel posto/profilo di arrivo in modo da risultare neutra per i precari.

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Graduatorie ad esaurimento: scioglimento riserve

Sono stati emanati i provvedimenti per lo scioglimento della riserva nelle graduatorie ad esaurimento. La scadenza per le domande è il 30/06/2007.
Nei prossimi giorni nelle varie province saranno pubblicate le graduatorie provvisorie, per le quali è possibile presentare reclamo entro 5 giorni.
Le graduatorie definitive dovranno essere pubblicate nei primi giorni di luglio, una volta esaminati i reclami ed effettuati gli scioglimenti delle riserve, in tempo utile per le immissioni in ruolo.

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Si riaprono le graduatorie per le supplenze dei docenti: scadenza 23 luglio 2007

E’ atteso per il 21 o il 22 giguno il decreto per la riapertura delle graduatorie d’istituto del personale docente della scuola statale.

Con questo decreto sarà anche possibile, agli inclusi in graduatoria ad esaurimento, effettuare la scelta delle scuole per le graduatorie d’istituto.

Tutti gli aggiornamenti e la documentazione saranno disponibili nello speciale  “Graduatorie di istituto docenti”.

Si tratta di un completo rifacimento delle graduatorie d’istituto anche a seguito dell’emanazione del nuovo regolamento delle supplenze.

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Le stabilizzazioni nell’Università

Dopo l’emanazione della direttiva che ha chiarito l’applicabilità delle norme sulla stabilizzazione contenute in finanziaria al personale delle università è iniziato un nuovo braccio di ferro tra le organizzazioni sindacali, in particolare la nostra e alcuni atenei che (Politecnico di Milano, statale di Milano, Torvergata, Politecnico di Bari, Perugia, Venezia, Bologna) che continuano ad opporsi all’assunzione dei precari.
Altri correttamente hanno iniziato ad applicare le norme della finanziaria.

I Bandi per la stabilizzazione sono già stati emessi da Catania, Palermo, Bergamo, Macerata.

All'Università di Foggia è stato concordato, in sede di tavolo sindacale tra Amministrazione e Sindacati, di avviare il percorso di stabilizzazione del personale precario.

Anche La Sapienza ha siglato un accordo per la stabilizzazione dei lavoratori con contratto a tempo determinato aventi diritto ai sensi della Finanziaria 2007. Naturalmente questo atto non è assolutamente sufficiente perché i primi dati parzialissimi sul precariato comunicati dall’amministrazione mettono in evidenza che il numero degli attuali precari e’ imponente: 50-60 a tempo determinato, 1.500 Co.Co.Co., 500 Assegnisti di Ricerca, oltre alle collaborazioni occasionali, ai professori a contratto e a tutti i Co.Co.Co. non censiti e ai dottorandi e borsisti impropriamente utilizzati nell’organizzazione del lavoro.

Ad oggi sono aperti tavoli di confronto in fase avanzata a Trento, Torino, Siena, Pisa, Catanzaro.

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RSU Ricerca e Università voto ai precari

Come FLC fin dalla costituzione abbiamo dato priorità nella nostra azione sindacale  al superamento del lavoro precario. Questo impegno non è però in contraddizione con una rivendicazione di civiltà che già lo SNUR CGIL aveva avanzato prima della fusione con il sindacato scuola che ha dato vita alla FLC: il diritto di voto ai precari nelle elezioni delle RSU.  Mentre nella scuola i precari partecipano alle elezioni negli altri comparti in cui la FLC opera esiste infatti una vera e propria emergenza democratica. Negli  enti di ricerca e delle università i precari non hanno alcuna forma di rappresentanza mentre costituiscono in alcuni casi la maggioranza dei lavoratori. E non ci riferiamo solo ai tempi determinati ma anche ad assegnisti e collaboratori. Già da tempo abbiamo allargato le nostre delegazioni trattanti a rappresentanti indicati dai precari e coerentemente questa nostra nostra priorità diventa un impegno formale della CGIL tutta.  Infatti in una nota ufficiale la segreteria nazionale ha ribadito una richiesta già avanzata all’Aran: la modifica al regolamento elettorale delle RSU la priorità politica della stagione contrattuale

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