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Anno II n. 75 del 7 dicembre 2006
   
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È on line l'iscrizione all'edizione "Mai più precari!"

 

Finanziaria e iniziative unitarie

In questi giorni sono in corso le iniziative unitarie a sostegno delle richieste di modifica del progetto di legge finanziaria in discussione al Senato. Abbiamo dato conto delle nostre richieste nel numero scorso, ma ci sembra importante sottolineare la centralità della mobilitazione e del sostegno agli emendamenti presentati dalla VII commissione di cui solo alcuni, al momento, sono stati assunti dal Governo.
Ricordiamo ancora una volta che l'esperienza del maxi-emendamento presentato alla Camera non può permetterci di allentare la pressione: le modifiche richieste sono fondamentali per la salvaguardia dei lavoratori precari e per avviare il processo di trasformazione a tempo indeterminato degli attuali rapporti di lavoro precari.

E' per questo motivo che è necessaria una partecipazione numerosa ai presidi dell'11 e 12, allo sciopero del 14 e alla manifestazione nazionale del 17 dicembre. E' importante che non si abbassi la guardia fino alla definitiva approvazione della legge finanziaria.

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Cosa accade con le graduatorie permanenti ad esaurimento?

La soluzione che si prospetta al Senato per le graduatorie permanenti prevede che in occasione della riapertura del 2007 in esse si inseriscano a pieno titolo tutti gli attuali abilitati e, con riserva, tutti coloro che sono già inseriti in un percorso abilitante (SSIS, COBASLID, Didattica della Musica, Scienze della Formazione primaria e corsi abilitanti riservati previsti dalla L. 143/04). Questo significa, per esempio, che anche gli iscritti al primo anno di scienze della formazione primaria dovranno includersi nel 2007 pur potendo sciogliere la riserva solo al termine del corso di laurea (2010).

La dichiarazione ad esaurimento delle graduatorie implica che dopo il 2007 nessun altro potrà inserirsi, anche se nulla impedisce eventuali aggiornamenti o cambi di provincia, che potranno essere attivati negli anni successivi.

Essendo tutt'ora vigente la L. 124/99, da queste graduatorie si attingerà per il 50% delle assunzioni a tempo indeterminato e per le supplenze annuali, naturalmente solo per gli aspiranti che abbiano sciolto la riserva di anno in anno.

Resta comunque aperta la discussione su un nuovo percorso di formazione iniziale e reclutamento che, garantendo la quota del 50% alle graduatorie permanenti, eviti il rigenerarsi dell'attuale situazione di precariato, attraverso una attenta programmazione e  modalità di reclutamento trasparenti e rigorose.

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Il vero volto della precarietà nei settori privati della conoscenza

Il lavoro precario, nei tanti settori dell’educazione, istruzione, formazione gestiti dal privato, ha avuto in questi anni una notevole espansione, complice sì una crisi strutturale ma soprattutto le tante possibilità di precarizzazione determinate dalla controriforma del mercato del lavoro.

Il volto del lavoro precario, in queste realtà produttive, si manifesta in diverse forme.
La più drammatica è il lavoro nero, ovvero il rapporto di lavoro che non esiste, dove la pura e semplice rivendicazione dei diritti può costare la perdita immediata dell’occupazione stessa.

E poi c’è l’esercito dei co.co.co., dei co.co.pro., degli “occasionali”, ovvero dei dipendenti, mascherati e sottopagati, soprattutto educatori e docenti.
E’  lavoro irregolare, perché l’attività è ordinaria, è la stessa dei dipendenti e non è in nessun modo identificabile con un “progetto”.

E poi ci sono i lavoratori a tempo determinato, moltiplicati dalla liberalizzazione del D.Lgs. 368/01, i part-time forzati, i lavoratori in appalto, gli interinali, i somministrati ecc. ecc. Ovvero tutta quella vasta gamma di tipologie contrattuali volute da Maroni.

Complessivamente, si stima che i lavoratori non stabilizzati siano circa 150.000.

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Il precariato nell’AFAM: a che punto siamo?

Con l’approvazione della legge di riforma n. 508, nonostante si tratti di una legge cornice che rinvia ai regolamenti la sua attuazione, sono di fatto intervenuti cambiamenti significativi per quanto riguarda il personale docente e non docente, le modalità di reclutamento, la definizione degli organici, i percorsi di studio, nuove discipline sperimentali, ecc…

In particolare dall’a.a. 1999/2000 per l’AFAM sono stati bloccati gli organici, a fronte di un elevato incremento delle iscrizioni, le graduatorie nazionali ad esaurimento dei docenti sono esaurite al 60%, e per tale motivo il turn over non è stato reintegrato totalmente con personale a tempo indeterminato ma solo con contratti a tempo determinato. Attualmente il numero dei docenti precari si aggira intorno al 10% della dotazione organica complessiva.

Nel frattempo, a seguito dell’ampliamento dell’offerta formativa, dei nuovi corsi di studi attivati in via sperimentali a seguito della l. 268/2002 che ha introdotto anche per l’AFAM il modello 3+2, sono aumentate le discipline e le istituzioni, in assenza della normativa per il reclutamento (ved. L. 508/99- art. 2, c.7), hanno necessariamente fatto ricorso a contratti di collaborazione e/o di prestazione d’opera. Anche per questa tipologia di precari si tratta di un contingenti pari 12%-15% della dotazione organica.

Con l’anno accademico 2006/2007 si chiude per il personale tecnico e amministrativo la lunga stagione di attesa, infatti, sono entrati in ruolo 716 coadiutori, 183 assistenti amministrativi e 17 direttori di ragioneria. Rimane ancora molto preoccupante la situazione dei direttori amministrativi nei confronti dei quali l’Amministrazione stenta a prendere una decisione e, soprattutto, non esprime un regolamento idoneo a far sì che le figure apicali abbiano uno status giuridico ed economico coerente e conseguente all’attuazione dell’autonomia, alle responsabilità e alle competenze richieste dal grande cambiamento in essere.

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CNR: situazione ancora critica

I precari del Cnr, più che in molti altri enti, si trovano in una fase particolarmente delicata.
L’Ente sta infatti affrontando il nodo della definizione dei criteri per impiegare i fondi stanziati dal Dpr 28 aprile 2006, 1.049.560 €, per finanziare le misere 25 assunzioni autorizzate per il 2006 in deroga al blocco previsto dalle precedenti finanziarie. A fronte delle posizioni disponibili, si contano 86 vincitori di concorso, oltre ai 9 assunti a valere sulle deroghe 2005, soltanto nelle selezioni già chiuse, tra quelle bandite nell’ambito dell’ex Intesa Cnr-Miur, per i livelli d’accesso ai profili di ricercatore e tecnologo. Intanto, i candidati alle 47 posizioni bandite per i profili tecnici e amministrativi, sempre nell’ambito dell’ex Intesa Cnr-Miur, sono ancora nell’attesa che siano nominate le commissioni di concorso. E si tratta di selezioni bandite nel mese di agosto del 2004!

Tra le nefaste ricette delle Finanziarie precedenti è da annoverare anche il divieto di bandire concorsi per assunzioni a tempo indeterminato, fatta salva la possibilità di avere, anche in questo caso, autorizzazioni ad hoc da parte del Consiglio dei Ministri. Anche in questo, le inerzie dell’Ente sono esasperanti: non c’è ancora traccia dei bandi per 118 posti autorizzati nell’ormai lontano settembre 2005. Come se non bastasse, sembra che alcuni Dipartimenti abbiano richiesto posizioni non corrispondenti a nuove assunzioni, ma ad avanzamenti di carriera, e che in qualche caso la destinazione dei posti non sia correlato alla presenza di personale già formato, ma ispirata da logiche di tipo clientelare. Se tali notizie, allo stato frutto d’indiscrezioni, dovessero risultare confermate, il quadro sarebbe oltremodo desolante. Come FLC partendo dalla proposta di piattaforma per il personale precario rilanceremo, anche sulla base delle previsioni contenute nella legge finanziaria, l’iniziativa contro questa dirigenza e per un piano straordinario di reclutamento.

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Avviso ai lettori. Attivata l'iscrizione on line all'edizione "Mai più precari!"

Come abbiamo avuto modo di precisare nel primo numero questa newsletter è interamente dedicata ai lavoratori precari della conoscenza, decine e decine di migliaia di persone destinatarie di un rapporto di lavoro ad oggi con scarse o nulle prospettive. Il titolo della testata “Mai più precari!” l’abbiamo preso dalla campagna nazionale che abbiamo lanciato dopo il riuscitissimo Convegno di Napoli del maggio scorso.
Più che un titolo per noi è un imperativo politico.

I primi numeri sono inviati a tutti gli oltre 45.000 nominativi registrati alle nostre newsletter, poi procederemo con le spedizioni solo per quanti ne avranno fatto specifica richiesta. A questo proposito, è ora possibile iscriversi tramite la pagina di registrazione sul nostro sito e ricevere questa edizione. Invitiamo all'aggiornamento coloro che sono già iscritti alle nostre newsletter e vogliono continuare a ricevere l'edizione dedicata ai temi del precariato.

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Notizie utili

Concorsi nell'Università e nella Ricerca. La FLC gestisce specifiche rubriche continuamente aggiornate sulla base dei bandi pubblicati in Gazzetta Ufficiale: ultimo aggiornamento al 5 dicembre 2006. Le notizie sono presenti nell'area Ricerca e Università dello speciale precari.

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Appuntamenti

 

Mobilitazione per cambiare la Legge Finanziaria 2007

6 dicembre

Assemblee unitarie in tutte le scuole

7 dicembre

Presidi davanti a tutti i CSA ed alle Direzioni Scolastiche Regionali Incontri con i Prefetti

11 dicembre

12 dicembre

14 dicembre

Sciopero generale di tutti i lavoratori della scuola alla prima ora delle attività di lezione o di servizio della scuola e all'ultima ora delle stesse, nel caso di turno pomeridiano.

Sciopero per l'intera giornata dei Presidi Incaricati.

Manifestazione nazionale di protesta dei Presidi Incaricati davanti al Senato (11-13.30) e al MPI (14-18).

17 dicembre

(Comunicato stampa di Enrico Panini)

(Scarica il volantino sulle iniziative)

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