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Anno III n. 70 del 18 dicembre 2007
   
Editoriale
   
Notizie
   

Ciao Adriana


Nella notte del 5 dicembre è mancata Adriana Timoteo, dirigente sindacale della FLC Cgil, e prima ancora del Sindacato Università e dello SNUR CGIL.

Per noi dell’AFAM che dal 2001 al 2005 siamo stati nel Sindacato SNUR è stata nostra dirigente. Ci ha affiancato nella contrattazione e, con la sua grande e qualificata esperienza ci ha dato una mano a mettere in relazione il nostro contratto con quello dell’università. Chi l’ha conosciuta non se la può dimenticare. La sua tenacia nell’affrontare le cose, ma anche il suo grande rispetto per le idee altrui, l’onestà e la “pulizia” con cui si è sempre qualificata, la sua grande sensibilità nel cogliere anche le sfumature, mi fanno pensare a lei con grande tristezza. Ciao Adriana, da Paola e da tutta l’AFAM.
 

Finanziaria 2008: l’AFAM non è compresa nelle priorità di questo Governo

L’approvazione della legge finanziaria per il 2008 è in dirittura d’arrivo. La Camera l’ha già approvata e prima di Natale il Senato chiuderà l’iter. Come si sa è stata posta la fiducia e le modifiche al testo in discussione sono state riunite in maxi emendamenti  che avrebbero dovuto includere tutte le esigenze emerse nel corso del dibattito e degli incontri politici tra Governo e Parti Sociali da giugno ad oggi. Il condizionale è d’obbligo visto che così non è stato e in particolare per il comparto dell’AFAM sono stati previsti dieci milioni di euro (a fronte dei venti previsti per il 2007!) per il funzionamento, risorse ben lontane dalle reali esigenze delle accademie e dei conservatori di musica. Il primo elemento di forte negatività è rappresentato dal fatto che non sono previste risorse per il rinnovo del secondo biennio dei contratti del Pubblico Impiego, determinando, nei fatti, le condizioni per lo sciopero generale del settore. Nessuna risorsa aggiuntiva per il rinnovo del contratto AFAM in presenza della riforma in atto, né finanziamenti destinati agli istituti musicali pareggiati e alle cinque accademie storiche legalmente riconosciute e finanziate dagli enti locali.

In particolare, per quanto riguarda l’AFAM, la FLC, pur nella piena consapevolezza della criticità della fase politico-economica, ha avanzato, insieme a CISL e UIL, richieste ben precise rispondenti alle necessità di finanziamento del settore sia per quanto riguarda il funzionamento che per il rinnovo del contratto scaduto da ventiquattro mesi. Il giudizio è pertanto decisamente negativo perché, oltre alle considerazioni specifiche sul settore, il risultato che ne consegue è che siamo lontani anche dagli impegni assunti con l’intesa sulla conoscenza siglata a giugno.

Mentre va in redazione la presente news letter stiamo definendo, insieme ai Sindacati Confederali, le azioni di lotta più adeguate a sostegno delle giuste rivendicazione del settore. Nel frattempo, abbiamo proclamato il blocco delle contrattazioni di istituto per tutte le materie che riguardano l’impiego del Fondo di Istituto assegnato alle accademie e ai conservatori sotto la voce “miglioramento offerta formativa”. Riteniamo non più sostenibile che la didattica (trienni e bienni) sia finanziata con risorse assegnate alle istituzioni  per “fare” altro, ad esempio la produzione artistica, i progetti di orientamento e collegamento col territorio, l’internazionalizzazione, ecc….

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L’impegno della FLC per sostenere le richieste del settore

Il giorno 11 dicembre u.s., insieme a CISL e UIL abbiamo incontrato il Ministro Mussi al quale abbiamo rappresentato le nostre richieste non senza esprimere le forti preoccupazioni circa la messa a rischio della riforma e dell’intera credibilità del comparto nel caso che il Ministero non dia le risposte adeguate al personale e agli studenti. Le questioni poste trovano pieno riscontro nei fatti: da otto anni le accademie e i conservatori aspettano l’attuazione della riforma, i decreti emanati presentano criticità, le sperimentazioni in atto necessitano di un serio e rigoroso monitoraggio, soprattutto nel settore musicale, per poter definire i corsi di studio e l’articolazione delle discipline, mancano alcuni dei decreti considerati determinanti previsti dall’art. 2 comma 7 della L. 508 per poter comprendere il "senso" compiuto e le prospettive del sistema. E ancora, aspetto del tutto inaccettabile: mancano le risorse necessarie per attuare la riforma.

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Audizione dei sindacati alla Commissione Cultura della Camera sulla Legge Finanziaria 2008

Il 22 novembre si è svolta la prevista audizione presso la VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati (testo commentato degli emendamenti).
In quella sede abbiamo ripresentato gli emendamenti, arricchiti di un’aggiunta, per il comparto Scuola, che non erano stati accolti in sede di lavori e votazione al Senato
Per quanto riguarda Università e Ricerca sono stati presentati nuovi emendamenti unitari (CGIL, CISL e UIL dei tre settori) adattati al nuovo testo di d.d.l. approvato dal Senato il 15 novembre.

Abbiamo inoltre reiterato l’emendamento sui Lettori di Madre lingua e CEL e presentato nuovi emendamenti relativi all’Alta Formazione Artistica e Musicale.

Nel nostro intervento abbiamo sottolineato come ancora una volta non venga dato, ai settori della conoscenza, quel ruolo di importanza strategica nelle politiche di sviluppo del Paese, così come affermato nei programmi elettorali della coalizione governativa.
Questo fa sì che nel d.d.l. per la Finanziaria 2008 non vengano stanziate le necessarie risorse economiche per un rilancio di qualità di scuola, università, ricerca ed Afam, e che, al contrario, si perseveri nella logica ragionieristica di contenimento della spesa e quindi di taglio degli organici, come nel caso della scuola.

Quindi mancanza di risorse, tagli agli organici, necessità di sanare situazioni di clamorosa ingiustizia sociale, come nel caso degli ATA e ITP transitati dagli Enti Locali, sono stati gli elementi principali sui quali ci siamo soffermati e sui quali la commissione ha interloquito positivamente, dimostrando una particolare sensibilità, soprattutto nella persona del Presidente, Pietro Folena, sulla questione dei transitati dagli Enti Locali.

Inoltre, nel corso dell’audizione, la relatrice si è soffermata sulla grave situazione di Università, Ricerca ed Afam che vengono considerate come priorità per il lavoro della commissione stessa.

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Incontro con il Presidente della VII Commissione Cultura della Camera

Dichiarazione congiunta FLC CGIL - CISL Università - UIL AFAM sull'incontro con il Presidente della Commissione istruzione e cultura della Camera on.le Pietro Folena.

Il giorno 30 ottobre 2007 le Segreterie Nazionali di FLC-CGIL, CISL Università e UIL Afam hanno incontrato il Presidente della VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati On. Pietro Folena, al quale hanno rappresentato le ragioni che hanno indotto le OO.SS. a scioperare il 29 ottobre u.s. e precisamente:

  • mancata stabilizzazione del personale precario del comparto inserito nelle graduatorie nazionali e nelle graduatorie di istituto e attualmente in servizio su dotazioni organiche bloccate risalenti al 1999;
  • mancata emanazione dell’atto di indirizzo per il rinnovo del contratto 2006/2009;
  • assenza nella proposta di Legge finanziaria 2008 di adeguate risorse per il rinnovo del contratto, il funzionamento del comparto AFAM e per l’attuazione piena del processo di riforma.

Il Presidente ha dimostrato attenzione impegnandosi a presentare immediatamente, e comunque prima dell’approvazione della Legge Finanziaria, una risoluzione in seno alla VII Commissione a favore della stabilizzazione del precariato del comparto, in sintonia con quanto già praticato per il comparto Scuola.

Inoltre, il Presidente ha anche garantito il proprio personale sostegno circa il reperimento delle risorse aggiuntive necessarie per il rinnovo contrattuale, impegnandosi altresì a promuovere un seminario, da tenersi presso la Camera dei Deputati, con tutti i soggetti Istituzionali e del comparto dell’Alta Formazione Artistica, al fine di delineare una strategia comune (Parlamento, Governo e forze sociali) finalizzata a dare piena attuazione alla legge di riforma -508/99- nei tempi previsti dalla dichiarazione di Lisbona e consentire al nostro Paese diallinearsi con i corrispondenti sistemi europei anche in questo importante e strategico settore della formazione.
Il 2010 è alle porte e non c’è più tempo da perdere!

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La stampa si “occupa” dell’AFAM, in particolare L’Unità

Su l’Unità di sabato 8 dicembre è apparso un articolo, "Non spegniamo la musica", a firma del Sottosegretario al M.U.R. on. Nando Dalla Chiesa, redatto in forma di appello alla stessa maggioranza politica di cui il Sottosegretario è espressione, per trovare in Finanziaria 20 milioni di euro per il finanziamento di Accademie e Conservatori.
L’appello è largamente condivisibile nel merito, perché elenca con capacità espressiva le tante ed ottime ragioni per le quali il sistema dell’Afam è importante per il nostro Paese, la sua immagine, la sua cultura. Ricorda come i 20 milioni richiesti equivalgano ad un chilometro di autostrada, e andrebbero, molto più meritoriamente, a rappresentare l’ossigeno indispensabile per un sistema in diverse realtà semi-comatoso.
Ci permettiamo, tuttavia, di aggiungere le seguenti considerazioni:

  • questo Governo è in carica da un anno e mezzo, è alla sua seconda Finanziaria, mentre il Sottosegretario detiene da pari tempo la delega al settore Afam; non pare di poter dire che in questo lasso di tempo la situazione dell’Afam sia migliorata; anzi, forse sta peggio di prima
  • oltre alla mancanza di finanziamenti che la sta strangolando, l’Afam sconta una pluriennale serie di inadempienze normative e regolative, che hanno mantenuto bloccata, ormai da otto anni, l’applicazione della riforma
  • alla luce della sperimentazione pluriennale, è possibile, soprattutto per i Conservatori, che non sorga il dubbio sulla inadeguatezza del modello prefigurato dalla 508 rispetto alla finalità istituzionale e che, invece di proseguire alla cieca, non si verifichino ipotesi correttive? Davvero al Governo sfugge il progressivo evaporare di un disegno di riforma che si dimostra ogni giorno più inefficace, e rispetto al quale non bastano più gli interventi ordinari?

Possiamo sforzarci di capire il travaglio che affligge il Sottosegretario sul piano personale, ma gli appelli a se stessi sono pura testimonianza umana.
La politica è la politica, e le istituzioni sono le istituzioni. E i giudizi politici si danno sui fatti e non sui sentimenti.

L’Unità del 13/12/2007, ha pubblicato a tutta pagina, un articolo sui Conservatori di Musica con un titolo inquietante: ”Conservatori la musica in frantumi”

Il quadro delineato, corredato da una scheda corrispondente alla fotografia del settore musicale attuale in termini di costi, di utenza e numero delle istituzioni, a dire del giornalista rappresenta più elementi di criticità piuttosto che di soddisfazione. Per alcuni aspetti non gli si può dare torto: tagli dei fondi per il funzionamento, lentezze nella decretazione e incertezze degli esiti e di prospettiva per il futuro, forte disagio manifestato dagli studenti (alcune sedi sono occupate e anche per questo abbiamo chiesto un incontro urgente con il Ministro) che non vedono ancora riconosciuto definitivamente il loro titolo di studio, grande insoddisfazione del personale caricato di responsabilità e oneri senza alcun riscontro economico, ecc…. Tutte questi aspetti, per il momento connotati solo da problematicità, non possono che alimentare la sfiducia e registrare “la grave malattia” in cui versa il sistema.  Ma la cura si può e si deve trovare in fretta perché le energie ci sono, tante qualificate e appropriate, è sufficiente che chi ne ha i poteri “guardi” con l’intenzione di “vedere”, agisca con coerenza tra il dire e il fare. Basterebbe davvero uno sforzo determinato per mettere a punto la cura in tempo utile per affrontare la scadenza europea. Questo Paese potrebbe continuare a vantarsi del grande patrimonio musicale-culturale qual è appunto quello dei nostri Conservatori di Musica e degli Istituti Musicali Pareggiati.

Il giornalista ha scritto solo del settore musicale ma vale la pena ricordare che la L. 508 riguarda tutte le arti le quali, quanto a valore e patrimonio,  non sono certamente da meno!

Le politiche culturali e formative del nostro Paese guardano necessariamente all’Europa: e allora perché per il settore delle arti si cambia orizzonte? Incredibile ma vero! Nel resto d’Europa sono state trovate le soluzioni adeguate, in Italia invece, si dibatte da anni, troppe promesse e impegni non onorati, troppe diffidenze protratte all’infinito. Ma non perdiamo la fiducia. Siamo convinti che le tante intelligenze, i tanti professionisti presenti nel sistema riusciranno a prevalere sulle ”timidezze”. Le soluzioni tampone sino ad ora adottate dal Ministero non hanno prodotto risultati soddisfacenti. E’ utile, ma non basta esaltare le punte di eccellenza o le manifestazioni eclatanti per affermare che il sistema funziona. C’è bisogno di un intervento organico e complessivo, possibilmente condiviso dagli addetti ai lavori, per dare piena attuazione alla legge di riforma e per garantire un futuro alla ricerca e all’alta formazione artistica e musicale.

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Fondo Espero: possibile l’adesione anche per i lavoratori di Accademie e Conservatori

Il Consiglio di Amministrazione del Fondo Espero, il 28 novembre, ha deliberato la possibilità di adesione allo stesso dei dipendenti del comparto AFAM (Accademie e Conservatori).
La delibera permette anche a questi lavoratori di poter aderire ad un fondo pensione negoziale.
Questa decisione si aggiunge a quella relativa ai lavoratori delle scuole non statali aderenti all’ANINSEI e ai lavoratori della Formazione Professionale (Forma e Cenfop) per i quali, con la modifica statutaria del 17 luglio 2007, è già possibile l’adesione.

La modulistica, i prospetti informativi e tutta la documentazione sono disponibili presso le sedi territoriali della FLC Cgil.

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Firma anche tu per la pace.
Petizione popolare NO DAL MOLIN

Contro le guerre, le devastazioni ambientali
ed il crescente aumento delle spese militari è ora di dire BASTA!

 

AUGURI DI BUONE FESTE

Questo è l’ultimo numero del 2007
di Conoscenza News AFAM

Auguriamo a tutti i nostri lettori
un felice 2008

 

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Edizione Afam

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