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L’Istat condivida i progetti di internalizzazione delle rilevazioni con le organizzazioni sindacali

Comunicato della FLC CGIL

24/10/2017
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Negli scorsi mesi, nell'ambito del progetto di modernizzazione dell'Istat, il presidente Alleva ha spesso parlato della possibilità di internalizzare la raccolta dati.

Di seguito il comunicato odierno della FLC CGIL, che riprende anche i contenuti di una lettera inviata alcuni giorni fa da un gruppo di rilevatori delle indagini sull'occupazione e sui consumi ("spese").

L’ISTAT CONDIVIDA I PROGETTI DI INTERNALIZZAZIONE DELLE RILEVAZIONI CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI!

Nei giorni scorsi alcuni rilevatori della Rete che lavora per l’Istat tramite Ipsos hanno inviato al Presidente Alleva una lettera in cui esprimono la loro preoccupazione rispetto all’attuale gestione esterna all’Istituto delle indagini a loro affidate,  ovvero quella sull’andamento dell’occupazione in Italia e quella sulle spese delle famiglie.

L’ultima catena di due delle principali rilevazioni dell’Istat è rappresentata da rilevatori precari, collaboratori di una società privata. A partire dall’esternalizzazione del 2009, sono diminuite  le occasioni di confronto e i debriefing formativi, i colleghi delle sedi territoriali sono stati sostanzialmente estromessi dalle attività  di monitoraggio e controllo, è aumentato il ricambio dei rilevatori. In tutto questo, l’Istat non ha mai diffuso una vera valutazione dell’impatto dell’esternalizzazione.

 Come si ricorderà la nostra opposizione contro l’esternalizzazione fu fortissima e si mosse su molteplici fronti, tra cui il coinvolgimento della comunità scientifica e degli stakeholder, proprio in ragione del peggioramento che paventavamo e che ci appare oggi avverato, tanto delle condizioni dei rilevatori che della qualità del dato. Dicevamo allora e ribadiamo oggi che la tutela della professionalità dei rilevatori è la migliore garanzia di qualità per l’indagine. Come ben espresso nella lettera dei rilevatori, il vulnus fondamentale è che “rilevazioni sociali, senza scopo di lucro, vengono svolte da società private con scopo di lucro”.

Condividiamo quindi ovviamente l’appello dei rilevatori al Presidente affinché si riveda questa scelta sciagurata. Alleva si è sempre dichiarato più volte nel corso degli ultimi anni a favore dell’internalizzazione della Rete di Rilevazione, e ci risulta che sull’argomento sia stata avviata una riflessione interna, legata alla modernizzazione. È necessario che si passi ad una fase di maggiore concretezza e a un confronto con le organizzazioni sindacali, per ragionare in maniera strutturale e complessiva sul ruolo dei vari attori della raccolta dei dati in un Istituto di Statistica. Non vorremmo che si procedesse con progetti troppo avventati, con il risultato di creare nuovi problemi, o con tempistiche lunghissime, rinviando sine die una possibile soluzione. In qualsiasi progetto è centrale che si parta dai rilevatori che hanno lavorato alle indagini dell’Istat negli ultimi anni e dall’obiettivo di migliorare le loro condizioni lavorative e professionali.

23 ottobre 2017

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