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ISTAT: la partita a scacchi dei direttori tra conferme, spostamenti e qualche novità

10 nomi usciti giovedì, venerdì gli altri 6

15/11/2019
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Giovedì 14 novembre sono usciti, con due distinte delibere, i primi incarichi dirigenziali della mini-riorganizzazione di Blangiardo: praticamente nessuna sorpresa per i nomi rispetto alle ipotesi che circolavano già da settimane nei corridoi ufficiosametne. Gli ultimi sei incarichi sono stati ufficializzati venerdì 15 novembre, con un'ulteriore delibera presidenziale, dopo i colloqui svolti in perfetto stile istat, cioè senza rendere noti né i nomi dei candidati né della commissione.

Confermiamo le gravi criticità già evidenziate nei precedenti comunicati della FLC CGIL: la presenza di direzioni di “coordinamento” di dubbia utilità e probabilmente con pochissimi dipendenti, l’incarico dato a direttori – come in particolare nel caso eclatante della DCRT – che sono a pochi mesi dalla pensione, l’incremento delle poltrone (e quindi dei costi), la mancanza di trasparenza.

Oggi, venerdì 15 novembre, scatta il termine delle domande per le posizioni di caposervizio.

Vediamo nel dettaglio. Le direzioni in grigio non sono state messe a call in questa fase. I dipartimenti sono in corsivo. 

Dipartimento/Direzione Nome direttore
DGEN Camisasca
DCRU Weber
DCAP Cerasoli
DCAL Bellitti
DCPT Pensavalli
DIPS Monducci
DCRD Menghinello
DVSS Sabbadini
DVSE Oneto
DCCN Bracci Testasecca
DCDC Gazzelloni
DCSW Freguja
DCSE Rapiti
DCAT Cruciani
DIRM Buratta
DCME Luzi
DCRT Lo Moro
DCIT Fedeli
DCCI Ravioli

Solo tre sono vere conferme: quelle di Sandro Cruciani alla DCAT, Roberto Monducci al DIPS e Giovanna Bellitti alla DCAL (che ha assunto però solo una parte dei compiti della ex DCAA).

Cinque direttori sono stati "spostati" da una casella all'altra: Stefano Menghinello che passa dalle statistiche economiche (DCSE) alla raccolta dati (DCRD), Gian Paolo Oneto che si ricolloca dalla contabilità (DCCN) alla nuova direzione di valorizzazione delle statistiche economiche (DVSE), Vincenzo Lo Moro dalla pianificazione strategica (DCPS) alla nuova DCRT, che con diverso nome aveva già guidato molti anni fa. Vittoria Buratta, che dopo molti anni torna a fare il capo dipartimento (DIRM), viene "promossa": con le ultime riorganizzazioni non era infatti andata oltre la direzione (DCSS). Saverio Gazzelloni, che negli scorsi anni ha guidato la raccolta dati, passa alla direzione che si occuperà di statistiche demografiche e censimenti (DCDC).

Tre dirigenti sono "promossi" dal ruolo di caposervizio a quello di direttore: si tratta di Giuseppe Cerasoli, che attualmente si occupa del CDG (e ad interim della ragioneria) e che dirigerà la nuova DCAP (nella quale convergono le delicatissime responsabilità della gestione del patrimonio e degli appalti), di Ludovico Bracci Testasecca, che dal servizio CNC passa a dirigere l'intera direzione di contabilità nazionale (DCCN), e di Orietta Luzi che dal servizio MEB passerà a capo della direzione metodologica (DCME).

Le due "novità" (sono già stati capi servizio in passato) sono rappresentate da Linda Pensavalli alla guida della nuova direzione di pianificazione DCPT, e da Fabio Rapiti alle statistiche economiche (DCSE).

Ritornano a capo di una direzione, rimaste fuori dalla precedente riorganizzazione targata Alleva, Linda Laura Sabbadini, a capo della struttura nuova e tutta da inventare della "valorizzazione delle statistiche sociali" (DVSS), e Cristina Fregujache precedentemente era stata a capo di una direzione delle statistiche sociali e ora dirigerà la DCSW, ovvero la direzione per le statistiche sociali e il welfare.

Una sola dirigente viene dall'esterno: è Serenella Ravioli, che dirigerà la comunicazione dell'Istat (DCCI). Viene dal Ministero dell'Interno.

Dopo le nomine dei capi servizio avremo un'idea complessiva di quanto rimarrà della struttura dirigenziale attuale voluta da Alleva, quanti fra i precedenti capi messi da parte negli ultimi anni saranno recuperati, e quanto infine il presidente Blangiardo rinnoverà effettivamente.

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