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Ferie forzate: l'Istat rettifica l'ordine di servizio, ma le chiusure (per ora) rimangono 7

Apertura sulle modalità di giustificazione delle assenze

18/04/2019
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Ieri mercoledì 17 aprile 2019 si è svolto un incontro di presentazione con la nuova delegata del presidente per la contrattazione, Vittoria Buratta. E' stata l'occasione per riprendere il discorso sulle chiusure forzate, ma anche per ricapitolare i tantissimi temi rimasti aperti.

Di seguito il comunicato sulle ferie forzate, l'8 maggio è previsto il primo incontro di contrattazione, dopo l'insediamento del nuovo direttore generale, Michele Camisasca.


FERIE FORZATE: UN PASSO AVANTI L’ORDINE DI SERVIZIO MODIFICATO, MA LA QUESTIONE NON SI CHIUDE QUI

Durante un incontro di presentazione alle organizzazioni sindacali della nuova delegata del presidente Vittoria Buratta che si è svolto ieri mattina, sono stati annunciati i contenuti dell’ordine di servizio firmato il pomeriggio e pubblicato il giorno dopo sulla Intranet, che rettifica quello precedente e consente la giustificazione delle assenze con codici diversi dalle ferie.

Nell’ordine di servizio si specifica che prioritariamente vanno prese le ferie (rispetto ai recuperi di crediti orari), se si hanno ancora metà delle giornate dell’anno a disposizione. Abbiamo contestato questa interpretazione, che non ci pare rispondere a una norma. Riscontriamo che l’amministrazione nell’ordine di servizio “invita” il personale a adottare questo comportamento.

Contemporaneamente, su suggerimento delle organizzazioni sindacali, è stato chiarito che “potranno essere utilizzati altri titoli di assenza ad intera giornata qualora sussistano i presupposti previsti dalle norme vigenti e per i quali non è richiesta l’autorizzazione del dirigente (es: legge 104/92, congedi parentali, permesso per matrimonio)”.  

Durante il breve incontro è stato chiarito che l’amministrazione non ha nessuna volontà di prevedere un’escalation del numero dei giorni nei prossimi anni.

Riteniamo inoltre che sia necessario ancora ragionare sulle giornate previste per quest’anno, in particolare nella settimana di ferragosto, per ridurne il numero o prevedere ulteriori deroghe. 

Già nel prossimo incontro previsto per l’8 maggio avremo modo di sollevare la questione, rappresentando le nostre posizioni anche al nuovo direttore generale.

FLC CGIL, 18 aprile 2019

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