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Reclutamento e precari ENEA: il Commissario si rimangia ancora gli impegni presi?

Alla vigilia dell'incontro del 28 marzo la FLC CGIL conferma la richiesta di non ricorrere solo allo scorrimento di graduatorie, ma anche di promuovere nuovi bandi.

27/03/2014
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L'incontro del 18 marzo scorso è stato soltanto interlocutorio. I dati riportati sulla ricognizione promossa dall’ente fra le varie unità sulle specifiche esigenze da mettere in rapporto alle diverse graduatorie utili (i riferimenti d’obbligo sono al 2007-2010 e sono attualmente attive 61 graduatorie) sono arrivati in ritardo e sono talmente generici che non hanno consentito alcuna valutazione. In parte questi ritardi sono stati attribuiti a disfunzioni di alcune unità. Ma ci risultano lamentele anche sulla non chiarezza delle metodologie e finalità degli input centrali. Non solo, ma nella riunione con il Commissario del 26 febbraio scorso si conveniva, anche sulla base di impegni assunti precedentemente, che in questa ricognizione  di fabbisogni presso le unità operative, si sarebbe tenuto conto di tutti gli strumenti di reclutamento di cui l'Enea poteva avvalersi: scorrimenti e concorsi. Quindi da una parte vi era la necessità di una individuazione razionale delle esigenze nelle graduatorie esistenti, ma anche la possibilità di segnalazioni motivate per quelle professionalità attive o recenti che necessitano di nuovi bandi. Un impegno quindi che si doveva attuare attraverso format distinti nella ricognizione, un impegno che è risultato disatteso e poi di nuovo recuperato parzialmente. Risultato: nonostante questi ostacoli nel monitoraggio sostanzialmente finalizzato solo sugli scorrimenti, vi sono state comunque 13 richieste motivate di nuovi bandi, un numero destinato a crescere se si operasse una chiara ricognizione in questo senso fra tutte le unità.

Il Commissario stesso in data 26 ottobre 2010 (come da contestuale comunicato unitario)  aveva convenuto sulle evidenti disfunzioni del concorsone, che era stato appena avviato in ENEA e su cui si basano gran parte delle graduatorie attive a tutt'oggi nel 2014.  Quindi aveva convenuto sulla necessità di recupero con nuovi bandì di quelle professionalità presenti a cui non si era consentito pari opportunità. Stesso impegno del Commissario c'è stato a fine 2012, quando, a fronte dell’allora residuo budget di assunzioni  da attivare, dichiarava la necessità di operare un ulteriore slittamento dei nuovi bandi e di ricorrere ai soli scorrimenti, perché bisognava fare in fretta, perché erano in arrivo “nuovi sfaceli”, cosa non poi avvenuta, giacché peggio di così non si poteva andare!  Adesso sono previste  assunzioni (circa 60) sul 2011 e 2012 e circa 20 all’anno, per il 2013-2016. Vi è la  possibilità se saranno utilizzati tutti gli strumenti di reclutamento, di dare risposte, certo parziali, alle varie necessità e senza metterle in conflitto tra loro. 

Il 28 marzo vorremmo quindi chiarire se si vuole seguire una logica unitaria oppure se si continuerà negli impegni generici, fatti sempre di slittamenti sine die. Insomma vogliamo capire se si vuole restare ancora nella cultura dell’uso e getta che ha caratterizzato il quadriennio commissariale. Agitare, come spauracchio, le minacce evidenziate da Cottarelli, che denunciamo a parte e con forza come FLC CGIL,  è secondo noi solo un alibi per continuare a fare le stesse cose. Serve una programmazione oculata nel reclutamento, altro che “prendi i soldi e scappa” agitato dal vertice Enea. Peraltro l’Enea non è in sovrannumero, né ha esuberi, ma è sottodimensionato. Occorre sempre pensare che i bandi con procedure concorsuali dal 2014 prevedono una modalità di “reclutamento specialecon la riserva per il personale che ha un contratto a tempo determinato da almeno 3 anni e per chi è in possesso dei requisiti per la stabilizzazione delle finanziarie Prodi. Una occasione da non perdere!

I dati sul precariato attualmente in servizio in ENEA sono:

- 105 TD   (solo 4 nelle unità tecniche nei 3 centri meridionali, dato che conferma l’impronta ideologica antimeridionale dell’attuale gestione commissariale: ci sono troppi ricercatori al Sud!) 

- 25 assegni di ricerca (tra i mille ostacoli frapposti alla fine sono stati ridotti al lumicino)

In primo luogo va segnalato che per queste tipologie non vi è stata una informazione costante ed esauriente sui processi assunzionali, così come è mancata sulle assunzioni per categorie protette, così come per le mobilità in entrata che avvengono sì con discrezione del Commissario, ma che intaccano comunque la pianta organica.

Va ricordato il dato che a metà del 2010 erano presenti oltre 300 assegnisti, che poi sono stati espulsi e non rinnovati per fare cassa, benché forti di un minimo di 4 –5 anni di anzianità fino a 8-9. Così come erano presenti oltre 200  TD anch’essi poi via via non rinnovati. Mentre gli attuali precari sono peraltro stati sotto inquadrati a ruolo di funzionari amministrativi, con soddisfazione dell’amministratore dell’ente che risparmia sul futuro 4000 euro a precario. Un affare dignitoso!  

Pertanto a questa complessiva platea di professionalità reali, quelle presenti e quelle che abbiamo perso negli ultimi anni, dobbiamo dare una attenzione.

La ricognizione interna ha segnalato 198 richieste (per 60 posti) con riferimento a 50 graduatorie.

87 ricercatori, 35 tecnologi, 46 CTER, 30 CAM. Le richieste riguardano 50 delle 61 graduatorie utili. Stranamente tre graduatorie, dove risulta primo vincitore un precario Enea, non sono state segnalate. Forse c’è qualche responsabile, furbo, che vuole tenersi ancora il precario così com’è, per poi chiedere in aggiunta un nuovo tempo indeterminato. Ovviamente non conosciamo le priorità delle 198 richieste. Occorre considerare che solo una trentina delle 60 assunzioni previste sono attivabili celermente, quindi presumibilmente entro giugno. Il secondo step dovrà seguire una necessaria rimodulazione della dotazione organica; questa in particolare è essenziale per i profili di CTER, che non dovrebbero essere toccati quindi nel primo step.

Chiediamo che su questa cernita che prevede un incrocio di richieste/graduatorie/unità, quindi avvenire con la massima razionalità, non vi sia fuga notizie come la volta precedente. Ma ovviamente la riservatezza che garantisce da liste della spesa, non deve escludere trasparenza e ottimizzazione in relazione prioritaria alle attività già esistenti e da consolidare. 

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