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ENEA, tabelle d'equiparazione: stallo sull'Ipotesi di accordo

La FLC CGIL chiede l'immediata convocazione dei sindacati firmatari dell'accordo per sbloccare la situazione. Resoconto dell'incontro del 4 marzo.

08/03/2011
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Il 4 marzo 2011 si è tenuta la prevista riunione con la delegazione ENEA e si è trattato dell'ennesima riunione lunga e complessa.

All'ordine del giorno c'era la questione dell'equo premio e dei CCEI (Centri di Consulenza Energetica Integrata), a cui era stato aggiunto nella stessa mattinata di venerdì, la questione dei tagli ai servizi, argomento non esaurito completamente nella precedente riunione del 2 marzo.

Equo premio

L'ENEA ha comunicato che è stata recentemente emanata una circolare commissariale contenete il nuovo regolamento sull'equo premio, che ha recepito le novità legislative intervenute in materia negli ultimi anni. A seguito della circolare l'equo premio potrà essere di nuovo erogato per i brevetti a partire dal 1/1/2011, l'intenzione è quella di arrivare ad un importo pari a 150.000 (130.000 per i brevetti ad alto valore economico e 20.000 per premiare i brevetti ad alto valore scientifico); mentre esiste un pregresso di premi non pagati dal 1999, che andrebbero erogati, ma che stante le difficoltà finanziarie in cui versa l'ente al momento sono a rischio e per i quali si sta pensando a forme di rateizzazione. La FLC CGIL ritiene che nella assegnazione dell'equo premio occorre tener conto non solo dei ricavati commerciali dei brevetti, ma anche dei brevetti ad alto contenuto scientifico, al fine di evitare l'eccessiva attenzione al solo immediato trasferimento tecnologico delle scoperte scientifiche da parte degli inventori.

Centri di Consulenza Energetici Integrati

L'unica vera esigenza prospettata dall'ENEA (coerentemente con quanto accade anche in altre riunioni) è quella di fare cassa, per cui la proposta è quella dell'immediata chiusura dei centri ancora non traslocati in altra sede, grazie alle convenzioni con gli enti locali, stante il loro costo finanziario. Si tratterebbe dei centri di Potenza, Ancona e Perugia per i quali si propone il trasferimento presso le sedi ENEA più vicine. La FLC CGIL ha espresso la propria contrarietà ad una proposta che rischia di non far risparmiare nulla all'ENEA, che è in netto contrasto con le finalità dei CCEI ed è dannosa per i pochi lavoratori interessati al trasferimento coatto. Infatti, la loro funzione è quella di essere presidi promozionali nel territorio, che hanno valenza se dislocati nei capoluoghi di regione: che senso avrebbe il trasferimento del centro di Perugia presso il la sede Enea più vicina, cioè Casaccia? O quello di Potenza in Trisaia e quello di Ancona a Faenza? Inoltre in questo modo si prenderebbe una decisione in contrasto con la normativa contrattuale, rischiando di far pagare un onere ancora superiore all'ENEA.

Taglio ai servizi

Nessuna novità rispetto a quanto registrato nella precedente riunione: nonostante gli sforzi per addivenire ad un accordo, per il quale la FLC CGIL ha ribadito la propria contrarietà sulla base dell'indisponibilità dell'agenzia a rivedere l'entità del taglio di 9 mln di € ai soli centri, non si è riusciti a trovare il “gruppo dei volenterosi” disposti a puntellare l'ENEA nella sua scellerata politica di tagli e di sforbiciata alla funzionalità dei centri. Tagli che inevitabilmente finiranno per colpire anche le attività di supporto tecnico-scientifiche, come ad esempio la gestione delle biblioteche. Insomma la situazione appare peggiorata rispetto alle passate riunioni: si profilano contributi di solidarietà impropri per i lavoratori (il contributo mensa); si confermano i tagli ai trasporti ben oltre l'orizzonte delineato in sede di tavolo tecnico nel mese di ottobre 2010; si confermano i tagli occupazionali nei servizi di pulizia. A tutto questo finirebbe per aggiungersi un taglio del 20% ai dipendenti delle mense per effetto della proposta avanzata di chiudere i centri il venerdì alle 13,00, qualora si decidesse di trasformare la riduzione dell'orario da 37 a 36 ore settimanali in venerdì di chiusura per risparmiare sui costi di funzionamento. Su questo la FLC CGIL ha di nuovo espresso la propria posizione di contrarietà alla politica dei tagli adottata, rinnovando l'invito all'ENEA di adottare altre strategie. La parola passi alle RSU e ai lavoratori dei centri, compresi quelli delle imprese di servizio.

Contratto Integrativo

Ma il piatto forte della giornata è rappresentato dalle comunicazioni dell'ENEA sul contratto integrativo; infatti, se non fosse stato per le comunicazioni al riguardo, la riunione sarebbe stata abbastanza inutile e inconcludente.

Come è noto la comunicazione dell'ARAN sulle tabelle d'equiparazione era stata inviata al collegio dei revisori dei conti, perché potesse valutare l'aggiornamento alla propria certificazione sull'ipotesi d'accordo del 18 dicembre 2010. La riunione, che si è tenuta in contemporanea a quella di trattativa, stando a quanto detto per le vie brevi dall'ENEA si chiudeva con una riconvocazione per il 15 marzo del collegio, nella quale dovrebbe essere assunto un “supplemento formale” alla relazione sul contratto integrativo. Non è chiaro a cosa debba servire detto supplemento, ma si è capito che il collegio non intende tuttavia rivedere la propria posizione sulla certificazione del fondo per il 2011 (a causa del Dl 78/2010). E ciò nonostante le spiegazioni fornite dall'ENEA sulla “necessità” di costituire il fondo al 2011 sostanzialmente per pura comodità contabile, visto che la tabella d'equiparazione è fissata al 30/12/2010.

A questo punto non è più chiaro cosa intenda fare l'Agenzia. Mentre nella riunione del 4 febbraio scorso aveva assicurato che l'ipotesi d'accordo sarebbe stata inviata al MEF e al Dip. Funzione Pubblica corredata con nota dell'ARAN, in quella di venerdì scorso è sembrato invece che si voglia attendere l'ennesima riunione dei revisori.

La FLC CGIL ritiene che sia inutile attendere i tempi (o la volontà) del collegio dei revisori, visto l'andamento della riunione di venerdì, e sia invece urgente riconvocare le Organizzazioni sindacali firmatarie dell'accordo per valutare come andare avanti.

Infatti, non ha alcun senso aspettare i revisori dei conti perché, o si ritiene superabile lo stallo sul fondo del 2011 da parte dei soggetti firmatari dell'accordo senza ripassare per il collegio, apportando i necessari aggiustamenti tecnici per superare le osservazioni ed inviare direttamente al MEF e al Dip. Funzione Pubblica il testo dell'Ipotesi d'accordo (questa è la posizione già espressa dalla FLC CGIL in sede di trattativa il 4 febbraio); o si ritiene non superabile tale stallo e allora tanto vale riaprire immediatamente la trattativa per modificare l'accordo e ripassare per i revisori. Insomma delle due l'una.

In ogni caso non ha alcun senso aspettare ed è urgente la riconvocazione dei soggetti firmatari dell'ipotesi di accordo.
Pertanto, chiediamo al Commissario e alla delegazione ENEA di sciogliere i dubbi, assumendo una decisione chiara al riguardo.
Alla luce di quanto sopra. Ci faremo promotori nei confronti di FIR CISL e ANPRI CIDA di una richiesta unitaria di convocazione del tavolo.

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