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ENEA: reclutamento attraverso scorrimenti e nuovi concorsi

Prossimo incontro il 18 marzo. La FLC CGIL chiede che le modalità di reclutamento siano contemplate contestualmente, per offrire risposte adeguate alle diverse tipologie di precariato.

07/03/2014
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Il 26 febbraio scorso si è tenuto un incontro per la sottoscrizione di importanti accordi contrattuali alla presenza del Commissario. Si è spaziato anche su altri punti di interesse dell’ente e la FLC CGIL ha richiesto di nuovo, a proposito delle previste assunzioni sul turnover 2011 e 2012, che una quota di posti di  quanto previsto per gli scorrimenti, il cui utilizzo razionale e trasparente è appunto oggetto del prossimo incontro del 18 marzo, sia presa in considerazione per profili storici dell’ente, anche se non presenti nelle graduatorie attive prese in esame, per una serie di errori che non stiamo qui a ricordare, ma che erano stati riconosciuti anche dall’ente. Abbiamo ricordato infatti al Commissario, che per ben due volte vi erano stati impegni espliciti da parte dell’amministrazione in questa direzione.

Come è noto questa è stata e resta la nostra posizione, resa più volte anche pubblicamente: la richiesta di un quadro d'insieme sul reclutamento per evitare guerre tra vari settori ed esigenze, e per sconfiggere la cultura dei "precari usa e getta", in voga anche all'Enea e che ha portato a disinvestire proprio sul settore prioritario per il futuro dell’ente. Chiediamo che l’occasione che si presenta, cioè 60 assunzioni sul 2011-2012 e 80 sul 2013-2016, sia colta per recuperare il sottodimensionamento delle unità operative ma anche per dare risposte efficaci e d’insieme. Questa particolare attenzione da porre verso questa operazione risulta essere ancor più necessaria perché si ha la consapevolezza  che siamo dentro risorse ben al di sotto delle necessità e in un quadro che è particolarmente negativo per la ricerca pubblica a causa delle politiche governative, nonostante le roboanti promesse.

Nella riunione suddetta il Commissario si mostrava sensibile a questa richiesta, a conferma degli impegni precedentemente presi, e curiosamente era proprio il responsabile del personale a segnalare al riguardo, i "rischi" di possibili "ritardi" sul reclutamento qualora si fosse scelta l'opzione di bandire una parte di concorsi, sin da subito sulle 60 assunzioni del turnover 2011-2012. In sostanza non si volevano fare concorsi, se non in mitico futuro. Alla fine si conveniva con il Commissario che, sia pure utilizzando il turnover 2013-2016 (le ulteriori 80 assunzioni) per i nuovi concorsi, in sede di ricognizione dei fabbisogni da attivarsi a cura di UCP presso le unità operative, si sarebbe tenuto conto di tutti gli strumenti di reclutamento di cui l'Enea si sarebbe avvalso: scorrimenti e concorsi.

Quindi si evidenziava l’impegno di prevedere che contestualmente al monitoraggio delle graduatorie esistenti, si attivasse anche quello finalizzato a rilevare eventuali necessità di profili da reclutare con nuove procedure concorsuali. Vale la pena di segnalare che le procedure concorsuali dal 2014 prevedono una modalità di “reclutamento specialecon la riserva per il personale che ha un contratto a tempo determinato da almeno 3 anni e per chi è in possesso dei requisiti per la stabilizzazione delle finanziarie Prodi.

Concretamente si conveniva che sarebbe stato inviato ai responsabili delle unità oltre al previsto format, già predisposto dalla Direzione del Personale,  dove potere indicare le specifiche richieste in relazione alle esigenze e alle posizioni utili da rintracciare nelle varie graduatorie entro il 5° posto (non condividiamo questa uniformità di indirizzo valevole per tutti i profili), un secondo format per le richieste di nuove professionalità attraverso concorsi (che prevedono appunto riserve per precari). In questo modo si contestualizzava l'operazione e si riaffermava la visione unitaria sugli strumenti di reclutamento. In pratica, quindi,  si prevedeva una seconda scheda a disposizione dei responsabili, per indicare motivatamente priorità di profili non presenti nelle graduatorie. Su questa base si sarebbero prefigurati da subito nuovi bandi, che seppure avessero riguardato il turnover 2013, avrebbero garantito una visione d’insieme e un unico pacchetto di nuovi bandi insieme ai 60 scorrimenti. In quest'ottica venivano fissati i termini della ricognizione interna al 10 marzo, per consentire quindi all'Enea di predisporre una prima sintesi della ricognizione da presentare all'incontro del 18 marzo.

Le prime notizie che riusciamo ad avere dalle strutture, tuttavia, non sono incoraggianti, giacché non vi sarebbe traccia della logica unitaria da seguire, né della seconda scheda preannunciata, ma solo un generico riferimento a possibili residuali ulteriori fabbisogni sine die. Ci aspettiamo sotto questo profilo coerenza e quindi nel merito una correzione di tiro, secondo quanto convenuto al tavolo dallo stesso Commissario.

Verificheremo l’evoluzione del monitoraggio, confidando nel fatto che saranno utilizzati tutti gli strumenti di reclutamento, per dare risposte alle varie necessità e senza metterle in conflitto. Sicuramente anche la trasparenza nelle procedure di scorrimento avrà un ruolo decisivo. Inoltre sarà opportuno avere un quadro aggiornato e analitico (gli ultimi dati risalgono al 2012) del precariato interno attualmente in servizio.

Sappiamo bene che il tema precariato non si esaurisce con le questioni assunzionali in fase di elaborazione, ma vi sono altre tematiche che vanno affrontate in un ottica di sistema: dal piano di attività a quello di fabbisogno, dal riconoscimento della anzianità pregresse al forte sottoinquadramento di cui sono spesso vittima i precari dell'Enea.

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