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Enea, contratto di lavoro: la FLC Cgil scrive al Ministro Scajola

Richiesto un incontro sulla situazione contrattuale dei dipendenti dell’Ente

20/01/2010
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Nella giornata odierna, il Segretario Generale della FLC Cgil, Domenico Pantaleo, ha scritto al Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola per rappresentare lo stato di disagio in cui versa il personale Enea.

Nella lettera, che pubblichiamo di seguito, si chiede un incontro al fine di dirimere la situazione di stallo in cui versa la questione contrattuale dei dipendenti dell’Enea, anche in vista di eventuali iniziative, lesive dei diritti dei lavoratori, derivanti dall’applicazione della legge 150/2009, prima delle tabelle di equiparazione del contratto di comparto degli EPR.

Roma, 20 gennaio 2010
___________________

Roma, 20 gennaio 2010
Prot. n, 024/2009 DP/ml-gr
On. Claudio Scajola
Ministro per lo Sviluppo Economico
Ministero per lo Sviluppo Economico
Via Molise, 2
00187 Roma

Oggetto: Richiesta di incontro sulla situazione contrattuale ENEA.

Egregio Ministro,

pur consapevoli dei Suoi numerosi e gravi impegni, intendiamo rappresentarLe l’ anomala condizione contrattuale dei 3000 dipendenti dell’ENEA, Ente/Agenzia vigilato dal Suo Ministero, che se non risolte secondo regole e norme in essere e correttamente vigenti, rischiano di compromettere la credibilità dell’Enea e del Commissario che Lei ha nominato con le prerogative di Presidente e di Direttore Generale.

L’ENEA dal 2005 non ha più un contratto di lavoro specifico, il Contratto nazionale di lavoro degli Enti Pubblici di Ricerca attualmente vigente, all’art. 26 recita: PERSONALE DELL’ENEA ART. 26 – INSERIMENTO NEL COMPARTO-Comma 1: L’ENEA in sede di contrattazione integrativa, oltre a definire le tabelle di equiparazione di cui all’art. 6 del CCNL 07 aprile 2006, procederà alla progressiva omogeneizzazione della normativa al fine della completa applicazione del CCNL degli Enti di ricerca.

Inoltre, nel medesimo contratto vi è la seguente DICHIARAZIONE CONGIUNTA comma . 2 :
”Le parti convengono che la contrattazione integrativa prevista dall’art. 26 del presente accordo dovrà avere come riferimento, anche ai fini delle decorrenze dei vari istituti contrattuali, il quadriennio 2006-2009".

Come Le è noto, la Legge 99/2009 all’art. 37 fa esplicito riferimento al futuro funzionale dell’Agenzia ENEA nell’ambito delle regole del contratto degli Enti Pubblici di Ricerca.

Comma 4. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, con il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentite le Commissioni parlamentari competenti, che si esprimono entro venti giorni dalla data di trasmissione, sono determinati, in coerenza con obiettivi di funzionalità, efficienza ed economicità, le specifiche funzioni, gli organi di amministrazione e di controllo, la sede, le modalità di costituzione e di funzionamento e le procedure per la definizione e l'attuazione dei programmi per l'assunzione e l'utilizzo del personale, nel rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto degli enti di ricerca e della normativa vigente, nonchè per l'erogazione delle risorse dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA). In sede di adozione di tale decreto si tiene conto dei risparmi conseguenti alla razionalizzazione delle funzioni amministrative, anche attraverso l'eliminazione delle duplicazioni organizzative e funzionali, e al minor fabbisogno di risorse strumentali e logistiche.

Alla data odierna, quindi, l’ENEA ed il suo Commissario, si trovano nella delicata condizione di non avere una legge istituiva vigente, e di non avere una nuova norma regolamentare sostituiva della precedente. In tale indefinita condizione, si sono riesumate normative regolamentari precedenti, per altro non supportate da un Suo atto formale, contenuto nella legge 99/2009, e che sono state superate nella prassi interna ENEA da successive legittime azioni del CdA.

Nonostante quanto previsto dal contratto di lavoro e dalla Legge dello Stato da Lei proposta, e recentemente approvata dal Parlamento, l’ENEA – contro il parere sfavorevole della FLC CGIL - ha firmato con altre OO.SS. presenti in ENEA un protocollo di intesa (che le alleghiamo) per un impegno di spesa dei
fondi contrattuali 2008 e 2009 pari a circa 2.400.000 euro in una operazione di perequazione economica
e giuridica del personale, che ignora gli istituti del vigente contratto e le disposizioni di legge.

La scrivente Organizzazione sindacale, ritenendo illegittimo l’uso delle risorse contrattuali, nel metodo e nel merito, si è trovata costretta a inviare una diffida al Commissario Ing. Giovanni Lelli ed è intenzionata ad adire a tutte le vie legali qualora l’ENEA procedesse all’applicazione di tale protocollo.

Naturalmente, come Federazione di categoria afferente alla CGIL, abbiamo sempre mostrato la massima attenzione al buon funzionamento degli Enti di Stato e al loro ruolo di produzione scientifica e promozione allo sviluppo tecnologico delle imprese italiane, né ci sfugge il compito importante e delicato che l’ENEA è chiamata a svolgere nell’ambito della politica industriale da Lei promossa, pur in assenza di una legge istitutiva e nel vuoto normativo e regolamentare che l’approvazione della legge 99 ha per l’Ente comportato.

Riteniamo altresì che una rapida soluzione contrattuale per i dipendenti dell’ENEA con i relativi inquadramenti giuridici ed economici sia un passo necessario in questa fase.

Non è infatti pensabile mantenere la necessaria attendibilità verso l’esterno, avendo sul tappeto argomenti delicati quali il programma nucleare del Governo e ingenti risorse per la promozione di progetti innovativi presso piccole e medie Imprese, in una situazione conflittuale interna e con grave contenzioso legale in essere cui non potrebbe sfuggire il coinvolgimento dell’attuale legale rappresentante.

Quanto sopra ha anche determinato una iniziativa spontanea tra i lavoratori dell’ENEA che ha visto più di mille firmatari della petizione allegata, nata anche dalla preoccupazione degli effetti stabilmente nocivi per i dipendenti, in assenza di adeguamento al contratto EPR, derivanti dall’applicazione della legge 150/2009.

Le chiediamo pertanto un incontro urgente per un confronto e uno scambio di opinioni sulle questioni accennate, per superare le attuali divergenze contrattuali ed organizzative, nell’intento di riportare l’ENEA e le sue competenze scientifiche e di ricerca al servizio del sistema paese.

In attesa di un cortese riscontro, porgiamo distinti saluti

Domenico Pantaleo, Segretario Generale

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