
Ricerca. Cingolani sottrae risorse a ENEA e ISPRA: scelta incomprensibile in un momento di investimenti nel settore
Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.


Roma, 4 maggio 2021 - In un momento in cui il Paese decide di investire in Ricerca con il PNRR, seppure non ancora in maniera sufficiente, uno dei principali soggetti dell’attuazione del Piano, il Ministro Cingolani, decide di sottrarre personale di ricerca ai due enti vigilati dal suo Ministero per la Transizione Ecologica, una decurtazione “necessaria” secondo quanto ci è dato sapere, per costruire un nucleo tecnico di competenze scientifiche all’interno del MITE stesso. Gli enti interessati sono ENEA ed ISPRA coinvolti dal decreto di prossima emanazione relativo alla transizione ecologica.
Sottrarre risorse e alte competenze a questi enti peraltro già in sofferenza - si pensi che all’ENEA lo stanziamento ordinario dello Stato non copre neanche gli stipendi - è inconcepibile in un momento in cui il loro ruolo dovrebbe essere al centro della fase che si va aprendo per il Paese, in relazione al PNRR, alla transizione ecologica, alle questioni energetiche e ambientali.
Nel caso dell’ISPRA inoltre, si rischia di sottrarre competenze tecniche di vigilanza ambientale per trasferirle all’interno del Ministero, con un pericoloso indebolimento dei controlli ambientali, che sono affidati all’ISPRA in quanto ente autonomo e indipendente con un ruolo terzo. Tornare a mescolare potere politico esecutivo e vigilanza sarebbe un errore che non è il caso di commettere in questa fase di ripresa degli investimenti
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