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Pubblica amministrazione: CGIL vede Patroni Griffi, serve discontinuità con governo precedente

Nel corso dell'incontro con il ministro della Funzione pubblica, la CGIL, la FP e la FLC CGIL hanno esposto le proprie richieste e i temi prioritari: "Garanzie su occupazione, precari e un nuovo sistema contrattuale. Se le intenzioni del governo corrispondono a tale percorso, la CGIL dichiara la propria piena disponibilità ad un impegnativo confronto di merito".

12/01/2012
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Da www.cgil.it

Una "forte discontinuità in tema di relazioni sindacali con il governo precedente" e "la ricostruzione di un proficuo e positivo rapporto con i sindacati". È questa la richiesta avanzata dalla CGIL nel corso dell'incontro che si è svolto oggi tra il ministro della Funzione pubblica Patroni Griffi e i sindacati del lavoro pubblico, insieme a quella di avere "garanzie sull'occupazione, sulla stabilizzazione dei precari, l'abrogazione delle norme fallimentari della legge Brunetta e l'adozione di un nuovo sistema contrattuale".

In una nota dei Segretari Generali della FP e FLC CGIL, Rossana Dettori e Mimmo Pantaleo, e del Segretario Confederale, Nicola Nicolosi, si sostiene come nel corso dell'incontro "il Ministro ha manifestato la volontà di un percorso di confronto con le organizzazioni sindacali indicando alcuni temi che dovrebbero essere prioritari in tale confronto". La CGIL, fanno sapere i tre dirigenti sindacali, "ha chiesto una forte discontinuità con il metodo ed il merito delle relazioni sindacali con il Governo precedente, ricostruendo un proficuo e positivo rapporto con le Organizzazioni Sindacali, e rovesciando l'approccio che per tre anni si è accanito pervicacemente contro il lavoro pubblico". In questo quadro, aggiungono, "è necessario un nuovo accordo sul lavoro pubblico e sulla PA, che restituisca dignità e valorizzazione ai pubblici dipendenti, e che abbia come presupposto la definizione di un nuovo sistema contrattuale unitario".

Per la CGIL, i temi prioritari di tale accordo sono: "la garanzia dell'occupazione, il riavvio di un processo di stabilizzazione dei precari, la ripresa di un percorso di assunzione qualificata di giovani, regole e tutele per i dipendenti pubblici a fronte dei processi di riorganizzazione della PA; l'abrogazione delle norme fallimentari della legge Brunetta; il recupero alle relazioni sindacali delle materie di contrattazione mutilate dalle norme del governo precedente; la definizione di un nuovo sistema contrattuale unitario per tutti i settori della PA, superando lo schema dell'accordo separato del 2009, che la CGIL non ha sottoscritto e non condivide, così come non è stato sottoscritto neppure dalle Regioni e dagli Enti Locali; la riapertura e la piena esigibilità della contrattazione nazionale e integrativa, il cui blocco sta danneggiando pesantemente il lavoro pubblico". Il sindacato di corso d'Italia ritiene inoltre "necessario che si ripristini una condizione virtuosa nelle relazioni sindacali, tale da assicurare certezza di regole, perseguire l'efficienza della PA, valorizzare l'operato dei pubblici dipendenti. Se le intenzioni del governo corrispondono a tale percorso, la CGIL - concludono Dettori, Pantaleo e Nicolosi - dichiara la propria piena disponibilità ad un impegnativo confronto di merito".