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Oggi a Roma, manifestazione unitaria dei lavoratori precari dell’Università e della ricerca per rivendicare maggiori risorse per i comparti e per il superamento del precariato

Manifestazione nazionale unitaria con sit in al Ministero dell’Economia e delle Finanze e a Piazza Montecitorio

03/07/2007
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I lavoratori precari dell'Università e della Ricerca manifestano oggi a Roma per chiedere più risorse per lo sviluppo e la qualità in questi comparti e per il superamento del lavoro precario.

Fin dalle 8.30 cominciano ad arrivare le prime delegazioni per il previsto sit-in presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Si tratta del primo sit- in della giornata che prevede un altro appuntamento nel primo pomeriggio a Piazza Montecitorio.

Mentre siamo intenti ad allestire la piazza arrivano i compagni di Messina con il loro striscione. Sono già presenti i Segretari generali di FLC Cgil, UIL-PA Università e Ricerca e CISL Università che alle ore 10.00 saranno ricevuti, insieme ad una delegazione di precari, dal Capo di Gabinetto del MEF Dott. Paolo De Ioanna.

Mentre continuano ad arrivare delegazioni da tutta Italia, alle ore 11.00 Francesco Sinopoli, a nome delle tre organizzazioni sindacali, illustra le ragioni della manifestazione annunciando che a breve la delegazione ricevuta dal Capo di Gabinetto del MEF rendiconterà sull'esito dell'incontro.

Prendono la parola: Roberta Farina precaria del CRA; Francesco Lo Re precario tecnico amministrativo Università di Messina; Donatella Poliandri precaria INVALSI; Giuseppe Di Battista precario Politecnico di Bari e Antonella Cipolla precaria dell'Università Bicocca di Milano.

I cinque lavoratori precari che hanno partecipato all'incontro, hanno riferito di aver ribadito con forza le richieste alla base di questa manifestazione ed in particolare quella sulla stabilizzazione di tutto il personale precario. Hanno anche riferito di aver riscontrato una disponibilità del MEF a valutare le soluzioni da adottare per il superamento del precariato a partire dalla prossima Legge Finanziaria.

Si susseguono diversi interventi di lavoratori precari che illustrano le loro situazioni lavorative e le difficoltà nelle procedure di stabilizzazione.

Patrizia Lotti dell'INDIRE sottolinea la difficoltà detrminata dallo scioglimento dell'Ente. Alessandro Arienzo dell'Università di Napoli ribadisce l'importanza di collegare le stabilizzazioni al merito.

Un precario dell'ICS di Genova rappresenta la situazione del proprio "ente pubblico anomalo" e che quindi non partecipa alle stabilizzazioni; un altro dell'Università di Firenze evidenzia la grave situazione del personale con contratti esterni.

Per i precari dell'ISFOL è importante estendere i fondi ordinari e garantire la più ampia solidarietà tra i lavoratori. Un medico specializzando di Siena illustra la loro particolare situazione e rilancia il tema dell'unità. Una tecnica amministrativa dell'Università di Ancona denuncia le mancate risposte del rettore sulle stabilizzazioni e sulle proroghe dei contratti.

Dopo l'intervento conclusivo di Enrico Panini, Segretario Generale della FLC Cgil, a nome delle tre organizzazioni sindacali la manifestazione si sposta a Piazza Montecitorio dove, a partire dalle ore 15.00, si terrà il secondo sit-in della giornata durante il quale le delegazioni incontreranno Alfiero Grandi, Sottosegretario del MEF e la VII Commissione Cultura della Camera ( di questi ultimi incontri daremo conto nella giornata di domani).

Alle 13.30, in attesa dell'appuntamento a Piazza Montecitorio, la delegazione di FLC Cgil, UIL Università e Ricerca e CISL Università è stata ricevuta dal dott. Verbaro, Direttore Generale del Dipartimento della Funzione Pubblica.
Nel corso dell’incontro è stato rappresentata innanzitutto la necessità di porre fine ai balletti interpretativi che in particolare molte Università hanno messo in essere in questi giorni per non procedere alla stabilizzazione prevista dal comma 519 della Finanziaria. Come sanno, infatti, tanti lavoratori precari, molte Università hanno dichiarato di non sentirsi vincolate al rispetto del disposto della Direttiva n. 7 , accampando in tal senso anche voci provenienti dal Dipartimento Funzione pubblica.

Le Università sono tenute al rispetto della Direttiva n. 7 in quanto essa è una norma e quindi il suo rispetto non può in alcun modo essere considerata un’opzione da nessuna pubblica amministrazione, Università compresa. Essa va semplicemente rispettata e quindi attuata, all’interno dei regolamenti che gli atenei dovranno in tal senso adottare. Queste, in sintesi, le dichiarazioni del dott. Verbaro che ha fra l’altro ribadito che non ci sarà nessun atto ulteriore da parte del Dipartimento, visto che la Direttiva n. 7 è da questo punto di vista chiara ed inequivocabile.

Per quanto attiene alla nota circolare n. 8 , emanata dallo stesso Dipartimento, ci è stato consegnato il testo di una nota emanata nei giorni scorsi da parte dello stesso Dipartimento che ne chiarisce la natura. La nota n. 8, ha sostenuto il dott. Verbaro, altro non è che un atto amministrativodi richiesta agli Enti di ricerca per la rilevazione della propria situazione sul precariato, per poter poi procedere alla distribuzione dei 20 milioni di Euro stanziati dal comma 520 della Finanziaria 2007. Così come il termine di scadenza, prorogato al 10 agosto, non è in alcun modo termine che possa costituire l’esclusione o l’inclusione degli Enti alla ripartizione di quelle risorse.

Su nostra richiesta, un tavolo si aprirà sulla internalizzazione della rete dirilevazione dell’Istat, nella quale sono impegnati circa 330 lavoratori con contratti di collaborazione. Annualmente siamo costretti a richiedere una specifica previsione in legge Finanziaria per garantire il prosieguo di queste attività di rilevazione necessarie per lo svolgimento di funzioni istituzionali di quell’Ente.

Infine, il Direttore si è impegnato a riferire al Ministro della nostra richiesta di convocare in tempi brevi il Tavolo specifico sul precariato Università e Ricerca, per dare sostanza e concretezza all’Intesa sulla conoscenza sottoscritta nei giorni scorsi a Palazzo Vidoni dalle organizzazioni sindacali e dal Governo.

Nel pomeriggio le delegazioni, alla presenza anche di lavoratori precari, hanno incontrato il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze On. A. Grandi, che ha voluto esprimere la propria solidarietà nei confronti delle OO.SS. e dei precari in particolare. Pur nei limiti della delega a lui assegnata, ha comunquedichiarato che riferirà al Ministro T. Padoa Schioppa le ragioni rappresentate dalle organizzazioni e daiprecari di università e ricerca e nel contempo si è reso disponibile a dare il suo contributo per la loro stabilizzazione, a partire dalla condivisione della necessità di prevedere interventi finanziari e normativi specifici per questi settori con peculiarità proprie non riconducibili in alcun modo a nessun altro settore della pubblica amministrazione.

A seguire la stessa delegazione ha incontrato il Presidente della VII Commissione della Camera dei Deputati, On. Folena e il vice presidente, On. Sasso ai quali è stata rappresentata la necessità di interventi finanziari e normativi specifici per il precariato di Università e Ricerca, la cui dimensione quantitativa è ormai insostenibile per un paese che voglia investire sulla qualità del proprio modello di sviluppo.

Il presidente ed il vice presidentehanno espresso l’intenzione di presentare una Risoluzione ad hoc della VII Commissione della Camera dei Deputati finalizzata a focalizzare il problema della precarietà nell’università e nella ricerca, a vagliare l’ipotesi di inserire nella relazione di maggioranza al DPEF un testo centrato sulla situazione di università e ricerca, di verificare la possibilità di intervenire in sede di conversione del decreto sul “tesoretto” con emendamenti tesi ad eliminare i vincoli normativi alla stabilizzazione (limite del 90% nelle università, piante organiche negli EPR, ecc.). Infine l’On. Folena e l’On. Sasso hanno espresso il proprio interessamento per l’emanazione da parte del Governo dell’atto che definisce il contratto dei medici specializzandi.

Alle ore 17 circa le delegazioni hanno riferito ai lavoratori ancora presenti in piazza Montecitorio l’esito dei due incontri ed il sit in si è sciolto.

Si è così conclusa una giornata di mobilitazione importante, cui hanno partecipato numerosi lavoratici e lavoratori precari di Università e Ricerca, che ha prodotto importanti risultati, la cui attuazione verificheremo con attenzione.

Roma, 3 luglio 2007

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