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È viva la Costituzione!

In Italia e all'estero una giornata di proteste contro le continue minacce alla giustizia, alla scuola pubblica, ai diritti del lavoro. CGIL, "'C Day' risposta migliore a chi vuole manomettere la nostra Carta. Difendere la Costituzione significa difendere la storia del Paese, ma anche il suo futuro".

12/03/2011
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da www.cgil.it

Coccarde tricolori e copie della Carta per ribadire che la 'Costituzione è viva', nonostante i continui attacchi a cui è sottoposta. Attacchi rivolti alla giustizia, alla libera informazione, alla cultura, alla scuola pubblica e laica e ai diritti del lavoro. 100 piazze italiane ed oltre una ventina all'estero si sono mobilitate quest'oggi dando vita al ribattezzato 'C Day' e rispondendo così all'appello lanciato da Articolo21 e altre associazioni, che nei giorni scorsi, ha ricevuto numerosissime adesioni dal mondo dell'associazionismo a quello dello spettacolo, dal giornalismo al mondo della cultura.

“E' nostro dovere esserci” aveva ribadito, qualche giorno fa, il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso e così oggi il sindacato, da sempre contraddistinto per le sue battaglie a difesa dei valori della Costituzione è sceso in piazza a Roma e in tutte le altre piazze per mostrare che esiste un'altra Italia, quella che difende la Carta, il lavoro e la dignità delle persone, che vuole un Paese libero, democratico, in cui si possa partecipare.

A Roma un'enorme bandiera tricolore ha attraversato la capitale colorandone le strade e seguita da migliaia di persone da Piazza della Repubblica ha raggiunto Piazza del Popolo. Dal palco, alla lettura degli articoli della Costituzione, si sono alternate le tante testimonianze, tra le quali quella del costituzionalista Alessandro Pace, del Procuratore Antonio Ingroia, di Roberto Natale FNSI, dell'attore e scrittore Ascanio Celestini, Dario Fo, dello scrittore e magistrato Giancarlo de Cataldo, ma anche la musica di Roberto Vecchioni.

Difendere i valori della Costituzione significa anche valorizzare una scuola pubblica e laica, così come sottolineato dai tanti studenti delle scuole superiori e universitari che oggi hanno manifestato 'portando sulle loro spalle' l'articolo 33: “l'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento”, ma anche, l'articolo 4, letto con una triste prospettiva: “la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”.

'C Day' risposta migliore a chi vuole manomettere Costituzione. “Le piazze che oggi si sono riempite per dire fermamente che la Costituzione non si tocca e che deve essere applicata sono - per Enrico Panini, Segretario Confederale CGIL - la risposta più bella a chi un giorno sì e l'altro anche vuole manomettere la nostra Carta, e la testimonianza che il nostro è un Paese meraviglioso”. “Noi - ha proseguito il Segretario d'Organizzazione della CGIL partecipando al corteo romano - difendiamo la Costituzione, la applichiamo e ne rivendichiamo l'attuazione anche attraverso leggi che siano in grado di parlare all'occupazione, al lavoro, alla cultura e che sappiano pensare al futuro del Paese, poiché difendere la Costituzione significa difendere la storia del Paese, ma anche il suo futuro”. “Ecco perchè oggi - ha concluso - è una giornata davvero straordinaria in sé e per quanto riguarda l'Italia”. Dello stesso parere, Claudio Di Berardino, Segretario Generale CGIL Roma e Lazio, secondo il dirigente sindacale infatti le proteste di oggi rappresentano “una difesa della Carta, ma anche un rinnovamento dei suoi valori, un'energia nuova per continuare attraverso i principi fondanti della Costituzionale ad avere un'Italia del futuro”.

Il lavoro tratto unificante per difesa della Costituzione. “La Costituzione si basa fin dal primo articolo sul ruolo e il valore sociale del lavoro”. Ha dichiarato Fulvio Fammoni, Segretario Confederale CGIL. “Tutti i temi affrontati durante la manifestazione - ha spiegato Fammoni - si intrecciano con il tema del lavoro: la controriforma della giustizia investe anche il diritto e il processo del lavoro; i tagli alla scuola, colpiscono i lavoratori, così come colpiscono il diritto ad una scuola laica e universale”. Il lavoro quindi, ha aggiunto il dirigente sindacale, “come grande tratto unificante di una iniziativa a difesa del senso e del ruolo della Costituzione”.

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