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Previdenza complementare: sostegno in favore dei lavoratori terremotati dell'Emilia

Assofondipensione chiede una modifica temporanea dei vincoli alla concessione di anticipazioni da parte dei Fondi Pensione ai lavoratori residenti nelle zone terremotate.

06/07/2012
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Con la lettera inviata al Governo, Assofondipensione (associazione che rappresenta i Fondi pensione negoziali) propone una sospensione temporanea di 3 anni del vincolo previsto di 8 anni di iscrizione ai fondi pensioni per poter accedere all'istituto dell'anticipazione e una applicazione di un'unica aliquota fiscale del 15% finalizzata al sostegno dei terremotati emiliani.

La decisione nasce dalle numerose richieste dei lavoratori, delle imprese e delle loro rappresentanze delle zone terremotate, affinché sia concessa la possibilità di accedere a forme di anticipazione prescindendo dal periodo di iscrizione.

Assofondipensione sostiene "che sarebbe oltremodo utile sia ai fini di una rapida evasione delle domande di anticipazione che per assicurare un apporto più significativo che su tutte le prestazioni erogate a favore di residenti delle zone terremotate, fosse applicata, sempre per un periodo di 36 mesi, l'unica aliquota di imposta contributiva di base del 15%, così come del resto già previsto per le prestazioni erogate a fronte dei casi morte, invalidità, pensionamento e anticipazione per spese sanitarie, per quegli eventi, cioè, non determinati da scelte volontarie del richiedente".

La FLC CGIL si augura che il Governo non resti insensibile alla richiesta che potrebbe aiutare i lavoratori dell'Emilia che si sono iscritti a forme di previdenza complementare negoziale e che stanno vivendo il disagio causato dal terremoto.