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Precari, "decreto sviluppo": il 21 e 22 giugno continua il sit-in di protesta a Montecitorio

Il Governo cancella, nel maxiemendamento, l'inserimento nella graduatoria ad esaurimento dei docenti precari abilitati e abilitandi. Per i precari dell'università e della ricerca nessun impegno per le assunzioni.

20/06/2011
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Il Governo, sempre più debole e incapace di affrontare i problemi del Paese, cerca a di nascondere le proprie difficoltà  impedendo la discussione delle leggi in Parlamento attraverso l'imposizione del voto di fiducia come previsto per domani alla Camera per l'approvazione del "decreto sviluppo" che affronta alcuni temi legati alla scuola, all'università e ricerca, all'Afam  e alla precarietà nei settori della conoscenza.

Ricordiamo che all'art. 9 del decreto si prevede:

  • la modifica del dlvo 368/01, che applica in Italia la direttiva comunitaria sui tempi determinati, per impedire, al solo personale della scuola , di ottenere dopo 36 mesi di servizio la stabilizzazione dei contratti;
  • blocco della mobilità territoriale, per 5 anni di effettivo servizio, dei neo immessi in ruolo;
  • manca la quantificazione dell'annunciato piano pluriennale di immissioni in ruolo;

Inoltre, manca qualsiasi impegno per le assunzioni dei precari dell'università e della ricerca mentre si stanziano 10 milioni di euro solo per il 2011, per l'istituzione della fondazione per il merito.

Infine, il Governo cancella la norma, approvata in commissione che prevedeva l'inserimento in graduatoria dei docenti già abilitati. Si tratta di un decisione insensata e ingiusta che penalizza definitivamente 20.000 precari.

Contro questo decreto e più in generale contro la politica del Governo sull'istruzione, l'università e la ricerca, la FLC CGIL continua la mobilitazione e partecipa al sit-in di protesta dei precari della conoscenza a Montecitorio, in occasione del voto di fiducia alla Camera, nei giorni 21 e 22 giugno.