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Referendum Legge 40/04

Quesiti referendari sulla procreazione medicalmente assistita (Legge 40)

06/06/2005
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Il 12 e il 13 giugno si terrà il referendum sulla legge 40/04, sulla procreazione medicalmente assistita.
I quattro quesiti referendari riguardano alcune parti della legge 40/04, e i cittadini sono chiamati ad esprimersi sulla loro abrogazione.

Il primo quesito chiede l’abrogazione di alcuni commi degli articoli 12, 13, 14 della legge. Questi articoli impediscono la ricerca scientifica sulle cellule staminali di origine embrionale.

Il secondo quesito chiede l’abrogazione di alcuni commi degli articoli 1, 4, 5, 6, 13, 14 con i quali si impone il limite di tre embrioni e l’obbligo di impiantarli tutti insieme anche se malati, si vieta il congelamento degli embrioni, si vieta alla donna la possibilità di revoca al consenso all’impianto.

Il terzo quesito chiede l’abrogazione del primo comma dell’articolo 1, con il quale si equiparano i diritti del concepito a quelli della madre.

Il quarto quesito chiede l’abrogazione di parti degli articoli 4, 9, 12 con i quali si vieta la possibilità di fecondazione eterologa, cioè di ricorrere a un donatore di sperma o a una donatrice di ovulo.

Sono divieti che intervengono pesantemente nelle scelte individuali delle donne e degli uomini, imponendo loro regole che derivano da una visione etica dello Stato, quindi inadeguata a rappresentare le sensibilità di tutti e compromettendo con ciò la laicità dello Stato.
In particolare, questa legge costringe le donne, che si rivolgono alla fecondazione medicalmente assistita per realizzare il proprio desiderio di maternità, a sottomettersi a pratiche che mettono a rischio la loro salute, sia nella fase preimpianto che nella fase successiva.
Impedisce alle coppie, che non sono in condizioni di procreare a causa di patologie, di ricorrere alla donazione di sperma o di ovuli, imponendo una concezione autoritaria, patriarcale e proprietaria dei figli.
Equipara i diritti dell’embrione a quelli della donna, mettendo una pesante ipoteca sulla legge 194/78 e ignorando che non esiste vita per l’embrione al di fuori del corpo della donna.
Impone poi un arresto alla ricerca sulle cellule staminali embrionali con il loro potenziale curativo su patologie molto gravi.

Un ostruzionismo verso una informazione capillare e corretta, una campagna propagandistica per l’astensionismo, mettono a forte rischio il pronunciamento democratico che il referendum rappresenta.
Noi pensiamo che la partecipazione al voto vada incoraggiata per il suo alto valore democratico in quanto attraverso la partecipazione civile si esercita il diritto alla cittadinanza.
Invitiamo pertanto tutte e tutti a farsi promotori di una diffusa campagna di informazione, al fine di garantire il massimo della partecipazione, scongiurando il rischio di un non pronunciamento per mancanza di quorum.

Roma, 31 maggio 2005
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L’ordine del giorno del Comitato Direttivo Nazionale della FLC Cgil

L’ordine del giorno del Comitato Direttivo Nazionale della CGIL

Appello al mondo della scuola, dell’università e della ricerca contro la legge sulla procreazione assistita

La lettera di Guglielmo Epifani

Scarica il volantino

Il Comitato per i referendum