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Giornata Mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Il messaggio del Capo dello Stato

Il messaggio del Presidente della Repubblica in occasione della ricorrenza della "Convenzione sui diritti del fanciullo" firmata dall'assemblea dell'ONU nel 1989.

21/11/2008
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Nel suo messaggio il Presidente della Repubblica ha ribadito il diritto dei minori alla piena tutela dell'intero percorso di crescita, fisica, psicologica e morale...

Ed è proprio perché tali affermazioni, sentite e non certo retoriche, rispecchiano completamente i principi sanciti nella nostra Costituzione che si rimane sconcertati di fronte al titolo “Crescere insieme: l’accoglienza e l’integrazione dei minori stranieri in Italia”
dato all'iniziativa organizzata dal governo per questa ricorrenza mondiale. Si resta sconcertati perché i provvedimenti contro i minori stranieri che vivono nel nostro Paese, approvati dall'attuale governo in questi mesi, sono la negazione di una vera cultura dell'integrazione.

Ma non è solo contro i minori stranieri che si colpisce l'infanzia e l'adolescenza perché gli effetti devastanti dei provvedimenti di destrutturazione del sistema pubblico di istruzione ricadono sul presente e sul futuro di tutti i bambini e gli adolescenti del nostro Paese, ma ancor di più su quelli che vivono situazioni di grave disagio sociale ed economico, i primi a subire le conseguenze di una assurda ed irresponsabile politica di divisione sociale.

Roma, 21 novembre 2008
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Il messaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano

"La Giornata Mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza ripropone all'attenzione dell'intera collettività il valore universale delle solenni statuizioni della Carta delle Nazioni Unite sulla intangibilità dei minori e del loro diritto ad una piena tutela nell'intero percorso di crescita fisica, psicologica e morale.
È un principio di civiltà che va perseguito con determinazione grazie anche all'apporto dei più moderni indirizzi pedagogici e modelli di assetto sociale attenti alle particolari sensibilità ed esigenze dei bambini e degli adolescenti.
Ancora oggi, purtroppo, sono presenti in vaste aree del pianeta situazioni di grave sfruttamento dell'infanzia, specialmente dove persistono diffuse ed antiche condizioni di sottosviluppo e di povertà e conflitti endemici tra le diverse etnie. Forte deve essere, pertanto, l'impegno delle organizzazioni internazionali nell'impedire ogni forma di sfruttamento, che giunge fino all'impiego di adolescenti come soldati, e nel rimuovere gli ostacoli che impediscono condizioni di vita rispettose dei bisogni, dei diritti e delle aspirazioni dei minori.
Né possiamo ignorare che c'è molto da fare anche nel nostro Paese: una maggiore e più generale consapevolezza delle numerose insidie presenti anche nelle società più evolute è indispensabile per contrastarle con la massima determinazione e offrire alle nuove generazioni la possibilità di crescere in condizioni di sicurezza e di serenità.
In questo senso, anche una più incisiva azione di prevenzione e di controllo può aiutare a costruire una società coerente con i principi sanciti per la tutela dei minori dalla nostra Costituzione e dal diritto internazionale".