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Enrico Panini su "Famiglia Cristiana"

Il Ministro della Salute Sirchia ha proposto un incentivo per i docenti non fumatori. I pareri di Francesco Schittulli, presidente della Lega italiana per la lotta contro i tumori, e di Enrico Panini, segretario nazionale della Cgil Scuola

16/10/2001
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OPINIONI A CONFRONTO
di Serena Spinazzi Lucchesi

(da Famiglia Cristiana)

Il Ministro della Salute Sirchia ha proposto un incentivo per i docenti non fumatori. I pareri di Francesco Schittulli, presidente della Lega italiana per la lotta contro i tumori, e di Enrico Panini, segretario nazionale della Cgil Scuola.

PREMIARE GLI INSEGNANTI CHE NON FUMANO

SI

NO

SCHITTULLI, condivide l'idea di Sirchia di premiare gli insegnanti che non fumano? «Assolutamente si. E’ una proposta innovativa, che vuole dare un premio a chi porta avanti una "guerra"a favore della vita. E’ necessario fare un salto culturale, che coinvolga proprio la categoria degli insegnanti poiché come educatori devono dare il buon esempio. Si tratta di trovare il giusto messaggio da trasmettere ai giovani dal momento che con loro non serve proibire né dire che il fumo fa venire il cancro, Un ragazzo di 16 anni non pensa a questo, ma va convinto con altri mezzi, per esempio facendo diventare fuori moda il fumo». In che modo? «Innanzitutto con un'azione mirata nelle scuole. La nostra associazione ha dato la propria disponibilità a entrare nelle aule a partire dalle ultime classi delle elementari, per parlare a ragazzi e insegnanti: Abbiamo 700.000 volontari in tutta Italia e siamo presenti in ogni provincia: siamo dunque in grado di garantire un'azione capillare su tutto il territorio italiano». Oltre agli insegnanti, quali altre categorie andrebbero coinvolte? «Sicuramente il personale sanitario, visto che abbiamo la più alta percentuale di medici fumatori in Europa. Ma le azioni contro il fumo devono toccare anche i livelli istituzionali, chiedendo agli europarlamentari italiani di proporre delle politiche di riconversione della coltivazione del tabacco e coinvolgendo i nostri 78 parlamentari medici, ancora troppo poco sensibili al problema.

PANINI, che cosa pensa della proposta di dare un incentivo ai docenti non fumatori?

«Considero le affermazioni del ministro "parole in libertà". E evidente che non c'e alcun rapporto tra la competenza professionale degli insegnanti e il loro stile di vita. Non si può neppure prendere in considerazione un 'applicazione pratica di questa proposta, perchè si basa su un concetto sbagliato in partenza: non e possibile dare una valutazione in base al modo di vivere perché allora dovremo fare analogo discorso sull'alimentazione, premiando per esempio chi combatte i rischi da colesterolo».

Però non si può negare la responsabilità dei professori nell'educazione dei ragazzi, né il fatto che il loro stile di vita abbia influenza su di loro. «Questo e indubbio. Tutti noi adulti abbiamo nei confronti degli adolescenti una responsabilità etica. Però non è con questi strumenti che si arriva a proporre dei modelli positivi. Dobbiamo tenere presente che i messaggi più forti non arrivano né dalla scuola né dalla famiglia, ma dalla televisione e dalla pubblicità, quindi per colpire il bersaglio, cioé per far scaturire una riflessione, dobbiamo tentare di agire in modo trasversale». Non deve dunque anche la scuola impegnarsi a proporre modelli positivi? «Ma l’impegno nelle scuole c'e' gia e le campagne contro il fumo sono già entrate nelle aule. Per questo avrei preferito che il ministro fosse intervenuto nel dibattito, proponendo di sostenere e incentivare maggiormente proprio queste iniziative».