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Violenza sulle donne: via libera alla convenzione di Istanbul

E' un grande risultato: ora è necessario attuare la legge e trovare i fondi.

24/06/2013
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da www.cgil.it

La ratifica della Convenzione di Istanbul "è un grande risultato per l'Italia, che è il primo grande Paese europeo che l'approva. E' importante soprattutto perché individua nella disuguaglianza di potere tra uomini e donne la radice della violenza, oltre al fatto che per la prima volta i maltrattamenti nei confronti delle donne rientrano nell'ambito dei diritti umani." E' quanto si legge in una nota a firma del segretario generale della CGIL, Susanna Camusso, e delle segretarie confederali di Corso d'Italia, Vera Lamonica, Elena Lattuada e Serena Sorrentino in merito al via libera unanime del Senato alla ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, fatta a Istanbul l'11 maggio 2011.

"Adesso -aggiungono- è però fondamentale che gli altri paesi europei ratifichino la convenzione e che l'Italia traduca questo in un'azione nazionale concreta sul piano del reperimento dei fondi, in particolare per l'attivazione e l'estensione della rete dei centri antiviolenza, e nei passaggi necessari per rendere le norme attuative. Sarebbe un segnale concreto di attenzione nei confronti delle troppe donne che ogni giorno continuano a subire violenza nel nostro paese, teatro di una strage quotidiana alla quale non vogliamo rassegnarci."

La strada, concludono le donne della Segreteria Nazionale della CGIL, "è ancora lunga e passa per un etica e un'educazione del riconoscimento dei generi e i relativi comportamenti pubblici, per scelte politiche coerenti, per un linguaggio che non usi più immagini e parole che umiliano le donne, frutto di una cultura da sempre combattuta e denunciata nelle tante battaglie dei movimenti femministi e per l'affermazione dei diritti delle donne in Italia e nel mondo."