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ITS: gli interventi del decreto legge sul contenimento dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale

Abrogati il riconoscimento automatico di crediti nei percorsi universitari e la riorganizzazione del sistema previsto dalla legge di bilancio 2019. Si tratta di norme mai applicate.

28/09/2021
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Il Decreto legge 130 del 27 settembre 2021 concernente “Misure urgenti per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturaleabroga alcune disposizioni che riguardano gli Istituti Tecnici Superiori (ITS).

In particolare

viene abrogato il comma 51 della Legge 107/15 che prevedeva l’emanazione di un decreto interministeriale finalizzato a definire i criteri per il riconoscimento dei crediti acquisiti dallo studente a conclusione dei percorsi realizzati dagli istituti tecnici superiori nell’ambito dei corsi di laurea ad essi assimilabili. L'ammontare dei crediti formativi universitari riconosciuti non poteva essere inferiore a quaranta per i percorsi della durata di quattro semestri e a sessantadue per i percorsi della durata di sei semestri

viene abrogata una norma della Legge di bilancio 2019 (Legge 145/21 art. 1 comma 468, successivamente modificato dalla legge di bilancio 2020) che, con la finalità di istituire ulteriori ITS o di accorpare quelli già esistenti, prevedeva l’emanazione di un decreto interministeriale che con frequenza biennale a partire dal 2020 avrebbe dovuto attualizzare:

  • gli standard organizzativi delle strutture e dei percorsi
  • i criteri di valutazione dei piani di attività realizzati, con particolare riferimento:
    • agli esiti occupazionali dei giovani specializzati
    • alla rispondenza alle esigenze di innovazione tecnologica e organizzativa delle filiere produttive a vari livelli territoriali.

In realtà i provvedimenti attuativi di queste norme non sono mai stati adottati. Esse rientrano nel lungo elenco di disposizioni relative al sistema ITS che a getto continuo negli ultimi anni sono stati approvati. Segno evidente dell’incapacità di saper definire un chiaro orientamento politico sulle finalità del sistema nazionale della formazione tecnica superiore.

Ricordiamo che CGIL e FLC hanno espresso forti criticità sulla proposta di legge di riforma degli Istituti tecnici superiori attualmente in discussione in Parlamento e chiesto profonde modifiche.