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Fondi Europei 2014-2020: adottato l’Accordo di partenariato

Si tratta del documento indispensabile per l’avvio della programmazione operativa.

14/11/2014
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Il 29 ottobre 2014 la Commissione Europea con la Decisione di Esecuzione C(2014) 8021 final, ha approvato alcune parti dell’Accordo di partenariato relativo ai Fondi Strutturali e di Investimento Europei (Fondi SIE) per il periodo 2014-2020.

Accordo di partenariato

Ai sensi dell’art. 2 del Regolamento 1303/13 del Parlamento Europeo e del Consiglio, per Accordo di partenariato si intende  “un documento preparato da uno Stato membro con il coinvolgimento dei partner in linea con l'approccio della governance a più livelli, che definisce la strategia e le priorità di tale Stato membro nonché le modalità di impiego efficace ed efficiente dei fondi SIE al fine di perseguire la strategia dell'Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e approvato dalla Commissione in seguito a valutazione e dialogo con lo Stato membro interessato”.

L’Accordo riguarda quattro Fondi:

  • Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR),
  • Fondo sociale europeo (FSE),
  • Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)
  • Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).

Obiettivi tematici

Ogni fondo SIE al fine di realizzare la strategia dell'Unione Europea (Strategia Europa 2020) per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, sostiene i seguenti obiettivi tematici (OT):

  1. rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione;
  2. migliorare l'accesso alle TIC, nonché l'impiego e la qualità delle medesime;
  3. promuovere la competitività delle PMI, del settore agricolo (per il FEASR) e del settore della pesca e dell'acquacoltura (per il FEAMP);
  4. sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori;
  5. promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi;
  6. preservare e tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse;
  7. promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete;
  8. promuovere un'occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori;
  9. promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione;
  10. investire nell'istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l'apprendimento permanente
  11. rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un'amministrazione pubblica efficiente.

Le risorse

Le risorse europee complessivamente disponibili sono riportate nella tabella allegata.

Attuazione dell’Accordo di partenariato

L’Accordo di partenariato per la politica di coesione verrà attuata mediante vari programmi operativi nazionali (PON) e regionali (POR).

I programmi nazionali cofinanziati dal FESR e/o dall’FSE sono 11:

  1. PO «Ricerca e innovazione»,
  2. PO «Politiche attive per l’occupazione»,
  3. PO «Inclusione»,
  4. PO «Istruzione»,
  5. PO «Imprese e competitività»,
  6. PO «Reti e mobilità»,
  7. PO «Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile»,
  8. PO «Città metropolitane»,
  9. PO «Cultura»,
  10. PO «Legalità»
  11. PO «Governance».

In questa tabella l’allocazione delle risorse per ciascuna PON.

I programmi regionali per le 21 regioni e province autonome, generalmente distinti per i due fondi FESR e FSE, con l’eccezione delle regioni Calabria, Molise e Puglia, che disporranno ciascuna di programmi plurifondo, sono 39.

In questa tabella la ripartizione delle risorse dei Programmi Operativi Regionali:

Inoltre sono previsti 23 programmi di sviluppo rurale, cofinanziati dal FEASR, di cui 21 a livello regionale e 2 a livello nazionale, e 1 programma per gli affari marittimi e la pesca cofinanziato dal FEAMP (questi ultimi indicati nella tabella 2).

Nella tabella che segue i 21 programmi regionali di sviluppo rurale.

Regioni Risorse
 Abruzzo  207.742.000
 Basilicata 411.497.000
 Calabria (plurifondo) 667.655.000
 Campania 1.110.935.000
 Emilia Romagna 512.990.000
 Friuli Venezia Giulia 127.692.000
 Lazio 336.388.000
 Liguria 134.832.000
 Lombardia 499.177.000
 Marche 231.969.000
 Molise (plurifondo) 101.025.000
 Bolzano 157.994.000
 Trento 129.572.000
 Piemonte 471.325.000
 Puglia (plurifondo) 990.918.000
 Sardegna 628.035.000
 Sicilia 1.338.712.000
 Toscana 414.746.000
 Umbria 378.012.000
 Valle d'Aosta 59.814.000
 Veneto 510.679.000
TOTALE  9.421.709.000

Le risorse complessivamente disponibili tra POR e PSR per ciascuna regione sono riportate in questa tabella.

Cofinanziamento nazionale

Come è noto alle risorse europee occorre aggiungere il cofinanziamento statale e quello regionale e delle province autonome. La percentuale di cofinanziamento nazionale ai sensi dell’art. 120 del Regolamento 1303/03, varia per asse prioritario e, se del caso, per categoria di regioni e fondo.

La legge finanziaria 2014 (Legge 147/13) al comma 240 prevede che il cofinanziamento sia ripartito per il 70% a carico dello Stato e per il 30% a carico delle Regioni e delle Province Autonome.

La medesima legge al comma 242 prevede la possibilità di attivare i cosiddetti programmi complementari al FESR e FSE. Si tratta di programmi finanziati attraverso eventuali riduzioni del tasso di cofinanziamento nazionale inizialmente programmato. In altre parole la riduzione della quota di cofinanziamento nazionale  viene trasferita al di fuori dei programmi operativi stessi, a favore di specifici interventi definiti, appunto, complementari.

Tale modalità è stata già sperimentata durante la Programmazione 2007-2013 con il Piano d’Azione e Coesione (PAC).

Il comma 243 della Legge finanziaria 2014 stabilisce inoltre la possibilità di concedere anticipazioni delle quote comunitarie e di cofinanziamento nazionale dei programmi a titolarità delle Amministrazioni centrali dello Stato nel limite di 500 milioni di euro annui.

Cofinanziamento nazionale nel Disegno di Legge di Stabilità 2015

Il DDL di stabilità 2015 all’art. 44 prevede una serie di disposizioni riguardo al cofinanziamento nazionale dei Fondi europei relativi al periodo 2014-2020.

In particolare:

  • l’attivazione dei programmi complementare potrà riguardare anche il FEASR e il FEAMP
  • viene allargata la possibilità di anticipazioni
  • il Fondo di rotazione delle politiche comunitarie potrà concorrere alla messa in opera del sistema informatico di supporto alle attività di monitoraggio degli interventi previsti dall’Accordo di partenariato ivi compreso lo scambio elettronico dei dati con il sistema dell’Unione europea e con altri sistemi nazionali
  • sono individuate ulteriori disposizione per accelerare l’iter dei pagamenti
  • sono definite gli oneri e le modalità di cofinanziamento relativi ai programmi della cooperazione territoriale europea
  • sono individuati gli organismi che svolgeranno le funzioni di Autorità di audit dei PON
  • vengono aumentate le risorse destinate alla "strategia per le Aree interne".