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Rapporto OCSE-PISA 2012: l’importanza dei contesti territoriali

Il retroterra socio-culturale che influenza i risultati scolastici si incardina nei differenti contesti territoriali. E’ in Italia il gap più evidente tra nord e sud del paese.

19/12/2013
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Se ce ne fosse stato bisogno, il recente rapporto OCSE-PISA 2012 ha ancora una volta messo in luce il profondo rapporto che lega il successo e il buon funzionamento scolastico ai contesti territoriali, i quali a loro volta rimandano complessivamente ai retroterra socio-culturali dominanti nelle diverse aree, aspetto per il quale l’OCSE ha mostrato particolare attenzione. In particolare alcuni paesi, tra cui quelli riportati nella tabella seguente, che riguarda le competenze in matematica, hanno sottoposto a valutazione non solo il loro risultato nazionale ma anche quello regionale. In questi casi emerge anche lo sventagliamento di risultati, che come si può vedere può essere determinante nel punteggio nazionale di ciascun paese. 

Regioni a confronto

punti

Italia
(485)*

Spagna
(484)*

Belgio
(515)*

Regno Unito
(495)*

Australia
(504)*

531

C. Fiamminga

524

Trentino

523

Friuli VG, Veneto

518

Terr. della capitale

517

Lombardia

Navarra

516

Australia occidentale

511

C. Germanofona

509

Castiglia-Leon

N. Galles del Sud

506

AltoAdige-S.Tirol

505

Paese Basco

504

Madrid

503

La Rioja

Queensland

501

Victoria

500

Emilia-Romagna

Asturie

499

Piemonte

498

Scozia

496

Marche

Aragona

495

Toscana

Inghilterra

494

MEDIA OCSE

493

Umbria

Catalogna

C. Francofona

492

Valle d’Aosta

491

Cantabria

489

Galizia

Australia meridionale

488

Liguria

487

Irlanda d. Nord

478

Puglia

Tasmania

476

Abruzzo

475

Lazio

Baleari

472

Andalusia

468

Galles

466

Molise, Basilicata

462

Murcia

461

Estremadura

458

Sardegna

453

Campania

452

Northern Territory

447

Sicilia

430

Calabria

Fonte: Nostra selezione su dati OCSE-PISA 2012                   (*) punteggio medio nazionale

Qui sono stati presi in considerazione per un confronto “omogeneo” solo i paesi sviluppati che si sono sottoposti a questa valutazione regionale (quattro paesi europei più l’Australia). Altri dati riguardavano anche alcuni paesi “in via di sviluppo” o di recente sviluppo (Messico, Brasile, Colombia, EAU).

Come si può vedere per l’Italia lo sventagliamento è più ampio che per gli altri paesi: 94 punti tra la provincia di Trento e la Calabria. Al contrario il Regno Unito registra la differenza più bassa: 30 punti tra Scozia e Galles. Persino i paesi latino americani, a un livello più basso della classifica (si collocano fra i 437 e i 342 punti), registrano differenze interne più contenute, intorno ai 60 punti.

In altre parole abbiamo le nostre regioni del Nord-Est a livello dei Paesi Bassi e la Calabria al livello del Kazakistan o dello stato messicano di Colima e la Sicilia a un livello intermedio tra Turchia e Romania. E si tenga conto che all’incirca 40 punti corrispondono a un anno scolastico: in altre parole, dal momento che si tratta di alunni quindicenni, cioè regolarmente al secondo anno di secondaria superiore, potremmo dire tranquillamente che nel nostro paese c’è uno scarto che varia tra la seconda media e la seconda superiore.

L’importanza dei contesti territoriali è evidente anche a livello continentale europeo. Sapendo che la media OCSE è 494, possiamo stabilire quali territori europei  sono al di sopra di questa media e quali sotto.

L’Europa over 494

Punti

Paesi

535

Lietchtenstein,

531

Svizzera

524

Trentino

523

Paesi Bassi, Friuli VG, Veneto

521

Estonia

519

Finlandia

518

Polonia

517

Lombardia, Navarra

515

Belgio

514

Germania

509

Castiglia-Leon

506

Alto Adige-Sued Tirol, Austria

505

Paese Basco

504

Madrid

503

La Rioja

501

Irlanda, Slovenia

500

Emilia-Romagna, Danimarca, Asturie

499

Rep. Ceca, Piemonte

496

Marche, Aragona

495

Toscana, Francia

494

Regno Unito

Fonte: Nostra selezione su dati OCSE-PISA 2012 (in grassetto gli stati nazionali)

Bene! Se proiettiamo questa tabella su una cartina geografica non sfugge a nessuno che questo “club degli over 494” raccoglie il corpo centrale franco-germanico del continente in maniera abbastanza compatta con propaggini che si estendono senza soluzioni di continuità a sud fino a Madrid in Spagna e alla linea Toscana-Marche in Italia, a nord a Danimarca, Finlandia ed Estonia,  a Ovest alle isole britanniche e ad est a Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia. Ne esce una bella e dettagliata mappa dell’Europa a due velocità, anche sul terreno scolastico!

Tag: ocse