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Iran. Esecuzione del sindacalista Farad Kamangar. La FLC CGIL partecipa alla campagna di protesta contro il regime iraniano

Farzad Kamangar, un insegnante di 35 anni, membro dell'Associazione degli insegnanti iraniani, in carcere da più di due anni, è stato impiccato domenica scorsa insieme con altri quattro prigionieri politici curdi. L'Internazionale dell'educazione e l'ETUC lanciano una campagna di protesta e di mobilitazione.

13/05/2010
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>> Partecipa alla campagna di protesta <<

Accusato dal regime di "mettere in pericolo la sicurezza nazionale" e di "ostilità contro Dio", Farzad Kamangar era stato condannato in un processo-farsa, durato meno di cinque minuti, messo in prigione e torturato. I sindacati degli insegnanti e del personale della scuola di tutto il mondo, tra cui la FLC CGIL, avevano promosso una campagna per la sua liberazione, sostenuta dal movimento sindacale e da organizzazioni per i diritti umani come Amnesty International.

Lo scorso fine settimana, il regime iraniano, ha giustiziato Farzad insieme ad altri prigionieri. È stato impiccato in segreto, senza che la sua famiglia ne fosse informata, nel famigerato carcere di Evin a Teheran.

L'Internazionale dell'educazione ha lanciato una campagna di protesta verso le autorità Iraniane e anche la FLC CGIL ha inviato lettere di condanna al Presidente e alla Guida Suprema della Repubblica Islamica Iraniana.

Sono ancora numerosi i sindacalisti che languono nelle carceri iraniane e che adesso temono anche per la loro vita. Con l'avvicinarsi del primo anniversario delle fraudolente elezioni Presidenziali in Iran, si ha ragione di temere che il regime diverrà ancora più brutale nella sua repressione.

Per questi motivi il movimento sindacale internazionale ha lanciato una campagna di attenzione e protesta, chiedendo a tutti i sindacati di aderire all'appello pubblicato nel sito di Labour Start.

La FLC CGIL invita tutti gli iscritti a sottoscrivere l'appello.

Roma, 13 maggio 2010