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I risultati del rapporto dell’Ocse sullo stato della scuola

Fillandia, Settembre 2002

04/09/2002
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Settembre

I risultati del rapporto dell’Ocse sullo stato della scuola, noto con l’acronimo PISA, ha destato allarmi un po’ in tutti i paesi europei, compresi quelli che, come Francia e Germania, si erano sempre sentiti garantiti dalla serietà, presunta o reale, del proprio sistema scolastico. Tutti si sono infatti sentiti scavalcati soprattutto dalle “tigri asiatiche”. Tutti tranne uno: la Finlandia, la quale è balzata agli onori della cronaca per avere piazzato i suoi scolari quindicenni al primo posto almeno nel campo delle capacità di lettura. Ciò naturalmente ha alimentato la curiosità per questo paese nordico che ha una popolazione di 5.159.646 abitanti per il 31,6% inferiore ai 25 anni d’età, ha un analfabetismo trascurabile, una scolarità primaria del 99%, una spesa per l’educazione pari al 6% del PNL e all’11,9% della spesa pubblica. Cercheremo qui, per quanto è possibile di soddisfare questa curiosità esaminandone il sistema scolastico, il lavoro degli insegnanti e le relazioni sindacali.

Il sistema scolastico.

In Finlandia l’istruzione è gratuita e obbligatoria tra i 7 e i 16 anni di età. Il primo ciclo (peruskola/grundskola) è unico e consiste in 6 anni di elementare e 3 che potremmo chiamare di secondaria inferiore. Il ciclo è unico ma è diviso in due livelli e il corpo docente è formato da quattro figure: i docenti polivalenti, simili ai nostri maestri, i docenti specializzati che insegnano nel livello superiore, ma in alcuni casi anche nell’inferiore, una o due materie, gli insegnanti speciali, che si occupano dello svantaggio o dell’handicap (quest’ultimo nelle scuole speciali), e i consiglieri che si occupano di orientamento.
I bambini normalmente non vanno a scuola prima dei 7 anni a causa delle grandi distanze esistenti in buona parte del paese, che è scarsamente popolato. Comunque circa 125.000 bambini risultano iscritti ai programmi per la prima infanzia e il 70% dei bambini di 6 anni frequentano l’educazione prescolare che è organizzata o nei centri di assistenza diurna o nella “peruskola”. Nel 1998 circa 600.000 studenti frequentavano le 4230 scuole primarie.
Normalmente gli alunni restano a scuola, nel liceo o nei programmi di formazione professionale, fino al diciottesimo anno di età. Nel 1992 circa 315.700 andavano nelle 1100 scuole secondarie generali (Lukyo/Gymnasio di tre anni). La Finlandia mantiene anche un sistema di istruzione secondaria professionale con scuole di commercio, arti e mestieri, economia domestica, agricoltura e tecnologia: nel 1991 erano circa 123.000 gli studenti partecipanti a tali programmi.
Gli istituti d’istruzione superiore comprendono 13 università. La Finlandia ha un programma esteso di educazione degli adulti consistente in scuole superiori popolari, accademie popolari e istituti operai. L’educazione degli adulti o è privata o dipende da comuni e province e riceve sussidi dallo stato.
Il 6% della popolazione parla svedese, perciò come in tutti servizi, esiste il diritto a scegliere l’insegnamento in una delle due lingue ufficiali: finlandese o svedese. Anche la minoranza Lappone ha diritto all’insegnamento nella propria lingua.
I giovani sotto i 16 anni non possono lavorare più di 6 ore al giorno e non possono fare i turni di notte.

Il rapporto di lavoro.

Nel settore dell’istruzione il 94% degli insegnanti è impiegato come funzionario civile municipale. A seguito di un periodo di recessione economica il decentramento delle responsabilità circa l’istruzione alle autorità municipali ha portato gli insegnanti ad essere temporaneamente lasciati fuori da questo decentramento per salvaguardare i fondi comunali e consentire ai comuni di pareggiare i bilanci.
Lo stipendio degli insegnanti è differente a seconda del grado di scuola. Per un confronto con gli stipendi italiani vale la tabella seguente che risale al 1998 e in cui i valori sono calcolati convenzionalmente in dollari a parità del potere d’acquisto.

Scuola primaria 1° livello:

Iniziale_________19.983

15 anni_________23.539

finale___________24.216

Italia (elementare)

Iniziale__________20.786

15 anni_________25.087

finale___________30.429

Scuola primaria 2° livello

Iniziale__________20.660

15 anni_________ 27.942

finale___________ 29.127

Italia (media)

Iniziale__________ 22.564

15 anni__________ 27.551

finale____________33.723

Scuola secondaria

Iniziale__________ 15.072

15 anni__________29.127

finale____________30.990

Italia (secondaria superiore)

Iniziale__________22.564

15 anni__________27.551

finale___________35.400

Fonte Ministero della Pubblica Istruzione / Euro 15 – 1998 - Stipendi annui comprensivi della quota di buonuscita.

In caso di ricorso a ore eccedenti queste sono pagate allo stesso modo di quelle obbligatorie, in proporzione al salario.
Come si vede gli stipendi sono inferiori a quelli italiani, ma sono inferiori anche le ore frontali. L’orario di lavoro settimanale, infatti, si articola in unità orarie di 45 minuti: nella scuola elementare sono 23 per un totale di 18 ore reali, nella scuola secondaria variano da 16 a 23 per un totale variabile tra le 12 e le 18 ore reali. Oltre a queste ore gli insegnanti finlandesi devono dedicare altre 94 ore annue a diverse e non meglio precisate attività di cui 18 in corsi di formazione. L’orario contrattuale è dato dalla somma dei due orari calcolati su base annua. I giorni di scuola sono 190, cinque alla settimana per un totale di ore variabile tra le 17 e le 23, e le settimane dedicate alle attività didattiche 39, mentre il calendario lavorativo ufficiale ne prevede 47. Le settimane di vacanza sono 14 e mezza: 11 in estate, una e mezza a Natale, un’altra d’inverno e una a primavera.
L’età legale per la pensione è 65 anni, quella minima è 60 anni, quella massima 67 e il massimo di servizio pensionabile è 40 anni per un valore pari al 60% del salario percepito.

Le relazioni sindacali.

I lavoratori hanno diritto ad iscriversi ai sindacati e a scioperare. Circa l’87% della forza lavoro è sindacalizzata. La legge garantisce anche agli impiegati del settore pubblico il diritto di sciopero.
L’Opertusalan Ammattijäriesto è il sindacato degli insegnanti affiliato all’Internazionale dell’Educazione (vedi nel riquadro l’intervista al segretario generale). Conta quasi 110.000 iscritti, circa il 95% del personale.
La controparte è rappresentata soprattutto dalle amministrazioni municipali e locali da cui il personale dipende. In questi anni l’OAJ ha condotto una campagna contro la distrazione verso altri scopi dei fondi destinati alla scuola, in questo appoggiato anche dal governo nazionale. La pratica, in uso da parte delle municipalità, oltre a ridurre il reclutamento era altamente distruttiva della qualità della scuola.
Dal 1995 tutto il personale deve avere almeno un diploma universitario ( prima non era necessario per la scuola dell’infanzia). I gradi di questo tuttavia sono diversi man mano che si passa dall’educazione prescolare, a quella primaria di primo, a quella di secondo livello oppure secondaria. Le 18 ore oltre le lezioni che il contratto di lavoro prevede finalizzate alla formazione corrispondono a tre giorni all’anno di formazione continua.

I vantaggi della scuola comprensiva

INTERVISTA CON ERKKI KANGASNIEMI
(Presidente dell’OAJ Finlandia)

Potete presentarci la vostra organizzazione?

L’OAJ è il sindacato finlandese dell’educazione e della formazione. Conta attualmente 108.980 iscritti, ossia il 95% degli insegnanti. L’OAJ è stato fondato nel 1973 e rappresenta gli insegnanti dei diversi livelli di scuola e degli istituti di formazione. Va dagli insegnanti che intervengono sulla crescita ai cattedratici dell’università passando per gli insegnanti dei licei professionali.

Quali sono i vostri obiettivi principali in materia di educazione e di difesa del personale?

Gli obiettivi che noi assegnamo all’educazione di base sono di aiutare gli allievi a diventare cittadini responsabili e di dotarli dei saperi e delle competenze necessarie per vivere in società. L’insegnamento deve promuovere la cultura e l’uguaglianza nella società e dispensare i prerequisiti per un’educazione continua lungo tutto l’arco della vita.
L’equità in materia di educazione deve essere garantita in tutto il paese. Per l’incarico di titolare gli insegnanti hanno bisogno di qualificazioni regolamentate.

Come spiegate gli eccellenti risultati della Finlandia registrati nell’ultimo rapporto dell’Ocse?

Questi risultati sono una sorpresa. L’attenzione internazionale che ci è stata tributata è un’esperienza incredibile per gli insegnanti finlandesi. Si può supporre che ci siano delle ragioni evidenti che spiegano questo successo.
L’OAJ insiste sul ruolo degli insegnanti, il loro alto livello di formazione e il loro impegno nel lavoro. Gli insegnanti della primaria e della secondaria devono avere un titolo universitario che include la pedagogia e studi disciplinari. Nel primo ciclo del secondo grado gli insegnanti sono specialisti della loro disciplina. Gli insegnanti sono obbligati alla formazione continua.
In Finlandia l’insegnamento è ancora una professione attraente per gli studenti. Ciò che conta e che spiega questo successo è che la Finlandia dispone di un sistema scolastico pubblico caratterizzato da una scuola unica comprensiva di elementare e media e da uguali opportunità per le scuole e gli allievi in tutto il paese.

( tratto da “L’enseignement public” rivista dell’Unsa-education n . 90 marzo aprile 2002)

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