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Istruzione degli adulti e apprendimento permanente: prime indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19

Inviata alle scuole la nota ministeriale. Un atto importante per i CPIA ma occorre aprire una interlocuzione con i sindacati per affrontare la complessità delle tematiche con un provvedimento specifico.

23/03/2020
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Il 20 Marzo il MI ha emanato la nota 4739 che, richiamando le note dipartimentali 278 del 6 marzo 2020, 279 dell’8 marzo 2020 e 323 del 10 marzo 2020, propone integrazioni e specifiche.

Cosa dice la Circolare

Percorsi di istruzione degli adulti – Esami di Stato a conclusione del primo periodo didattico del primo livello

Il 31 marzo scade l’opportunità per accedere in maniera anticipata all’esame di stato a conclusione del primo periodo didattico. Vista la condizione legata al contenimento del virus, la possibilità di anticipare l’esame viene rinviata all’ultimo giorno utile del mese successivo alla ripresa delle lezioni e comunque a seguito di istruzioni che saranno comunicate.

Percorsi di istruzione degli adulti – frequenza minima del percorso di studio personalizzato (PSP)

Così come per gli altri ordini di scuola, l’emergenza Covid 19 è fattore che permette di derogare dall’accertamento della frequenza minima del percorso di studio personalizzato; il collegio dei docenti individuerà tutti i casi rientranti nella prevista deroga tenuto conto dell’avvenuto periodo di sospensione dell’attività didattica.

Commissione per la definizione del Patto formativo individuale

La commissione per la definizione del patto formativo potrà riunirsi secondo le modalità previste per gli OO.CC., in questa fase, di cui alla nota dipartimentale 279 dell’8 marzo 2020.

Attività didattica a distanza

Per ciò che riguarda la Didattica a Distanza la nota assume le precedenti note n.278 e n.279, indicando alcune piattaforme specifiche per questo ordine di scuola. Viene affidata inoltre ai gruppi regionali PAIDEIA, e quindi agli USR, il compito di supportare i CPIA nell’esercizio della didattica a distanza, con misure di accompagnamento, formazione, assistenza da remoto e diffusione in rete degli strumenti utili.

Si chiarisce che quanto già previsto dagli ordinamenti per una attività di apprendimento a distanza (come già definito nel Patto Formativo Individuale PFI) fino ad un massimo del 20%, va tenuto distinto dalle attività introdotte a seguito della sospensione della frequenza.

La nota inoltre sancisce anche la sospensione dei corsi in ampliamento dell’offerta formativa, rientrante negli ordinamenti e/o altre iniziative programmate nel PTOF (come ad esempio i corsi FAMI).

Indagine sulle modalità di realizzazione e svolgimento della didattica a distanza

Chiaramente anche i CPIA rientreranno nell’indagine sulle modalità di realizzazione e svolgimento della didattica a distanza prevista per tutte le scuole.

Personale ATA

Per il personale ATA vengono confermate le disposizioni previste nella nota 323, ribadendo la possibilità di chiusura delle sedi associate, da disporre sentito l’Ufficio scolastico territorialmente competente.

Scuole carcerarie

I gruppi regionali PAIDEIA sosteranno i CPIA nell’individuare, d’intesa con gli Istituti di prevenzione e pena interessati, le modalità più adeguate ed opportune per svolgere la didattica a distanza presso le scuole carcerarie tenuto conto di eventuali protocolli tra USR e PRAP (Prov. Reg. Amm. Penitenziaria). Particolare attenzione andrà rivolta alle attività in favore dei soggetti sottoposti a provvedimenti penali da parte dell’autorità giudiziaria minorile.

Rendicontazione risorse ex-440/97

La scadenza per la rendicontazione delle risorse è rinviata al 30 Dicembre 2020

La nostra posizione

Pensiamo che la circolare sia un importante passo verso il riconoscimento di una specificità di questo ordinamento dentro l’attuale organizzazione generale della scuola nella fase di emergenza del Covid-19, ma che occorrano provvedimenti più determinati da parte del Ministero.

Riteniamo l’istruzione degli adulti uno strumento fondamentale per combattere l’analfabetismo funzionale e la povertà educativa nonché opportunità per una migliore qualificazione sociale: per questo pensiamo, alla base di ogni provvedimento, che gli organici dei CPIA, sia per i docenti che per gli ata, debbano essere confermati nei contingenti di diritto, al fine di evitare le sensibili variabili legate alle iscrizioni. E’ necessario, altresì, prevedere un ampliamento di determinati profili / classi di concorso per consentire appieno l’articolazione dell’offerta formativa, con particolare riferimento alla figura dell’assistente tecnico e ai docenti di A-23 lingua italiana per stranieri.

Occorre individuare fondi specifici per supportare le necessità di studenti, spesso fragili, privi di strumenti per accedere alla didattica a distanza. I risultati della call effettuata dal Ministero con la nota 170 dovranno prevedere tra i destinatari i CPIA in maniera specifica. Inoltre pensiamo che in sede di conversione del Decreto “Cura Italia” la norma che prevede l’individuazione di 1.000 Assistenti Tecnici a tempo determinato per le scuole del primo ciclo debba esplicitamente coinvolgere anche i CPIA.

Pensiamo che si debbano attivare interlocuzioni con i Ministeri dell’Interno e con quello di Grazia e Giustizia per garantire davvero il diritto allo studio e l’acquisizione delle competenze utili ai test per gli alunni stranieri e per gli studenti delle carceri a partire dai minori: riteniamo non sufficiente affidare questi processi al ruolo di supporto degli USR.

Occorre inoltre aprire una interlocuzione con la Conferenza delle Regioni sulla definizione delle modalità per completare i corsi FAMI e per la rendicontazione degli stessi.

Ci aspettiamo quindi che dopo questo primo passo si possa prevedere un incontro specifico sul tema che possa individuare un percorso condiviso per risolvere le numerose questioni ancora aperte.