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Il 12 dicembre a Roma appuntamento in piazza SS Apostoli per chiedere il rinnovo dei contratti pubblici

Prosegue la settimana di mobilitazione indetta da CGIL, CISL e UIL.

11/12/2019
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Il lavoro pubblico è una risorsa strategica per il Paese: senza ulteriori impegni economici per Ccnl contratto e un cambio di quadro normativo sarà inevitabile la mobilitazione della categoria.

È quanto afferma il Segretario della FLC CGIL Sinopoli in vista della manifestazione che giovedì 12 dicembre vedrà scendere in piazza SS Apostoli a Roma Cgil, Cisl e Uil per chiedere il rinnovo dei contratti pubblici. Il lavoro pubblico è una risorsa strategica per il Paese sul quale serve investire per ridare prestigio e autorevolezza alle istituzioni pubbliche della conoscenza.

Tra mantenimento dell’elemento perequativo, assorbimento dell’indennità di vacanza contrattuale, finanziamenti accessori alle forze di polizia, ecc. le risorse stanziate finora in legge di Bilancio per il rinnovo contrattuale 2019-21 consentono aumenti medi nel triennio purtroppo ancora lontani dagli impegni presi dal Presidente Conte il 24 aprile scorso.

Gli ulteriori 200 milioni promessi dal Presidente del Consiglio nell’incontro di lunedì 9 dicembre a Palazzo Chigi con Cgil, Cisl e Uil sono un primo passo, ma non bastano a raggiungere quegli aumenti a tre cifre per il personale del comparto istruzione promessi a più riprese da esponenti del Governo. Nel settore istruzione e ricerca c’è una vera e propria emergenza salariale che non ha eguali in altri settori della PA. 

Per questo c’è bisogno di un’intesa più ampia che impegni il Governo ad investire nel sistema pubblico d’istruzione per: rinnovare adeguatamente i contratti, valorizzare le professionalità e migliorare le condizioni di lavoro, modificare l’attuale quadro normativo nel rapporto tra legge e contratto e rafforzare la collegialità del lavoro.

Se ci sarà quest’impegno allora si potranno creare le condizioni per fare un contratto che ridia dignità e prestigio a oltre un milione di lavoratori di scuola, università ricerca e Afam. Diversamente per il sindacato si apre una fase di forte mobilitazione di tutta la categoria al fine di restituire dignità ai lavoratori ma soprattutto rilievo e centralità al sistema d’istruzione per il bene dell’intero Paese.