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Articolo 33 di gennaio/febbraio: è tempo di un mondo nuovo

Occorre puntare a una ripresa e ad un rilancio e uscire dalle incertezze politiche e dagli assurdi pericolosi interessi di parte.

11/02/2021
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Dalle nostre azioni dipende il nostro futuro. Cambiamenti climatici, pandemie mondiali, crisi ricorrenti ce lo dicono a gran voce. Gli stessi sistemi politici mondiali non nascono dal nulla ma dipendono dalle scelte umane, da come, magari lottando per risolvere un'emergenza, si riesce ad allungare lo sguardo oltre.

Nel nuovo numero di Articolo 33 si parte da questo contesto per esaminare luci ed ombre dei piani che i governanti stanno impostando per discutere delle opportunità straordinarie che si potrebbero aprire con gli ausili europei, per capire quali risposte vengano date alle prospettive economiche e sociali di un’emergenza sanitaria che si prospetta lunga e difficile. Siamo convinti che occorre puntare a una ripresa e a un rilancio, uscire dalle incertezze politiche e dagli assurdi pericolosi interessi di parte e puntare a obiettivi che non si possono mancare. Su questa necessità quasi tutti gli autori concentrano la loro attenzione in questo numero.

Alberto Silvani prova a contestualizzare l’analisi dei contenuti della bozza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che ha costituito negli ultimi mesi il documento su cui si è concentrata la maggior parte dell’attenzione del dibattito politico; ne discute i limiti, le ambizioni, gli obiettivi nel lungo periodo da non mancare. Così come Fabio Matarazzo, che nel suo osservatorio sull’Università, si concentra sulla visione di lungo periodo ancorata al concetto di interesse pubblico a cui le università, sebbene investite da numerosi compiti, anche nuovi, non possono rinunciare, per riconquistare speranza nel futuro.

La didattica a distanza è ancora al centro del nostro interesse e di quello del Paese. Una didattica che con un grande sforzo organizzativo e mentale è andata avanti ma che spesso ha riproposto schemi e modelli di una scuola che non funzionava nemmeno prima. Su questo tema un lungo approfondimento offerto dall’intervista di Anna Maria Villari a Massimiliano Fiorucci e dal pezzo di Elisa Spadaro che ha realizzato un’inchiesta ascoltando le voci di docenti e dirigenti da tutta Italia. Riflessioni che indicano una strada: la scuola divenga per i governi dell’Italia e degli altri Paesi una priorità economica e politica, con un profondo cambiamento innovativo e progressivo che parta in primo luogo da una valorizzazione della professione docente per rilanciare, insieme alle forze sociali, una fiducia nell’educazione. In sostanza si tratta di una visione nuova, per un mondo nuovo, che guardi in primo luogo alla molteplicità del mondo globalizzato e alle stesse esigenze dell’uomo che si muove in un divenire continuo per trovarvi elementi di un’umanità nuova, quindi aperta e accogliente, non soggetta a logiche di un liberismo sfrenato, a logiche mercatiste e competitive che si sono dimostrate estremamente pericolose.

Questo e molto altro sul nuovo numero di Articolo 33, di cui vi offriamo in anteprima l’indice e alcuni articoli.